Il Novara, Cesena e Milito come idolo: Mattia Bortolussi riparte dal Padova sul ritmo del gol
Luglio 2022, sessione di mercato estiva. Il Novara del Presidente Massimo Ferranti cerca la classica punta che possa garantire un bottino di gol da doppia cifra. Quello che serve è un giocatore forte fisicamente, che sappia coprire e proteggere il pallone, che attacchi la profondità, che sia dotato del giusto cinismo per sfruttare le occasioni nel mezzo dell’area di rigore e perché no, magari che sappia anche colpire di testa. Un identikit che porta immediatamente a Mattia Bortolussi.
Si, sembrerebbe il prototipo dell’attaccante perfetto; una sorta di Silvio Piola che tanto ha fatto sognare i tifosi. E invece no, l’acquisto giusto per la squadra azzurra porta il nome di Mattia Bortolussi. Tuttavia, il capitolo in Piemonte è terminato. L’attaccante è pronto ad indossare i colori del Padova in Serie C.
Mattia Bortolussi ed il ritorno in estate al Novara
Per Mattia Bortolussi si tratta di un ritorno. L’attaccante, originario di Ancona, è cresciuto calcisticamente tra Gubbio e ha esordito con i professionisti nella stagione 2019/2020 proprio con la squadra attualmente allenata da Marco Marchionni. Il passaggio al Novara è frutto persino dell’inserimento della Juventus che, notate le evidenti doti del ragazzo, lo preleva dalla Lucchese e lo gira agli azzurri. La prima esperienza a Novara per Mattia fu ricca di gioie. L’esordio fu accompagnato dalla soddisfazione più grande per un attaccante: i gol. Mattia quell’anno realizzò la bellezza di 11 reti, tra Coppa Italia e campionato. Non male per un ragazzo di 23 anni che si è appena presentato tra i grandi. Memori di quella stagione i tifosi del Novara hanno nuovamente esultato alla notizia del suo ritorno l’estate scorsa. Mattia, da grande professionista risponde immediatamente all’affetto dei suoi “nuovi” sostenitori. Lo fa come solo un vero uomo d’area di rigore può fare. All’esordio in amichevole contro l’Inter riesce subito a timbrare il cartellino gonfiando la rete dei neroazzurri.
La crescita a suon di gol e Milito come idolo
La crescita di Mattia Bortolussi è stata esponenziale. 16 gol nella stagione 2020/2021 in 37 presenze con la maglia del Cesena, 11 in quella successiva e 5 nella corrente in 23 presenze con il Novara. I numeri parlano da soli per un ragazzo di 26 anni che ha collezionato oltre 50 gol in Serie C. Numeri degni, almeno, per un campionato di Serie B. Ma a Mattia non interessa. Come ha detto più volte anche ai nostri microfoni, lui pensa solo a lavorare, crescere, allenarsi e migliorarsi. L’aria della Romagna ha contribuito notevolmente ai progressi del giocatore. A suon di gol e prestazioni ha permesso al Cesena di raggiungere la qualificazione ai playoff mancando poi la promozione. Un giocatore che può sempre fare la differenza; forte fisicamente, fiuto del gol, vede la porta con grande facilità. Inoltre, è dotato della giusta malizia e cattiveria agonistica che ogni attaccante dovrebbe avere. Sarà forse un caso che il suo idolo sia Diego Milito? Il Triplete del “Principe”, forse, rimarrà il sogno di un giovane tifoso interista, ma l’ambizione al centravanti marchigiano proprio non manca.
L’arrivo a Padova e la capacità di saper reagire
Nella conferenza di presentazione con il Padova Mattia Bortolussi ha affrontato vari temi. Ha precisato fermamente che la sua decisione era vestire la maglia biancoscudata, sostenendo che la scelta è dovuta ad una solida fiducia nel progetto tecnico e societario presentato dal Padova. “Ho scelto di venire qui, mi sono lasciato in modo sereno dal Novara, ho valutato la proposta migliorativa per la mia carriera. Padova è una società ambiziosa, per me è una grande opportunità. A Novara non è andata bene, l’importante è saper reagire”. Il Padova ha fatto la sua scelta, il giocatore anche. Adesso sarà il futuro a dare le sentenze del caso. I biancoscudati vogliono ambire alle posizioni più alte della classifica e Mattia è uno abituato a respirare l’aria della vetta. Nessuno più del nuovo numero 32 dei veneti sogna di raggiungere l’obiettivo; quella promozione in Serie B che, per strane coincidenze della vita non è mai stata raggiunta da un giocatore del calibro di Bortolussi. Ad oggi Padova è il presente, il futuro di Mattia invece è fatto solo di lavoro, costanza e determinazione.
A cura di Alvise Gualtieri