“Il telefono non smette di squillare”: Mattia Finotto, l’eroe di Carrara
Mattia Finotto, uomo copertina della promozione della Carrarese, si racconta ai nostri microfoni
“Non ho mai ricevuto così tante chiamate e messaggi”. Il telefono di Mattia Finotto non smette di squillare. L’attaccante della Carrarese si è raccontato ai microfoni de LaCasadiC, toccando ogni tasto degli ultimi 6 mesi da sogno. Finotto e Carrara, un amore sbocciato fin da subito: “Sono arrivato il 3 di febbraio e sono riuscito fin da subito a costruire un bel rapporto con la città di Carrara, non me lo aspettavo. Sono sempre stato apprezzato nelle società in cui ho giocato, chiaramente poi i gol hanno aiutato”.
“A Carrara frequento spesso il mare con mia figlia e la mia bambina”. Ecco, la famiglia, ingrediente essenziale nella vita di Mattia, al quale non è mai mancato il sostegno: “Negli ultimi due anni ho cambiato quattro squadre, non è stato facile e devo ringraziarle, mi sono sempre state vicino. Non è facile stravolgere la vita ogni volta, è dura anche per lei creare nuove amicizie, aprire e chiudere pacchi. Per fortuna, a Carrara ci siamo trovati benissimo fin da subito”.
Chiaramente, poi, serve una collocazione tattica. A quello ci ha pensato Antonio Calabro: “Il mister voleva un attaccante bravo ad attaccare la profondità e di gamba. Sono abbastanza duttile, la cosa fondamentale è che l’allenatore sappia quali sono le mie caratteristiche. Quello che mi chiedeva di fare si sposava al meglio con le mie caratteristiche e si è visto”.
La famiglia si trova bene, i gol arrivano e la promozione anche. “E’ tra i migliori momenti della carriera di Finotto? Per l’emozione che sto provando sì. E’ bellissimo, ogni giorno apro i social e c’è solo Carrarese sul net. Video di gente che fa festa, gol, esultanze, cori. Non si può spiegare a parole”.
Il crocevia Cesena e l’arte di crederci sempre
In ogni stagione c’è sempre un momento in cui ci si rende conto che succederà qualcosa di importante, Mattia ce l’ha e se lo ricorda bene: “Scelgo la vittoria con il Cesena. Dopo quel match è scattato qualcosa. Quando batti la prima in classifica facendo una grande partita ti togli ogni dubbio e ti rendi conto della tua forza. Loro non avevano mai perso, da quel momento ci siamo resi conto di essere forti. Potevamo battere chiunque, infatti non abbiamo più perso“.
Ordinario o straordinario, la chiave del classe ’92 è una sola: “Sicuramente non bisogna mai smettere di sognare, ci ho sempre creduto. Non sempre si vince ma bisogna sempre crederci. Anche nella prossima stagione ci crederò e sognerò. Conosco la Serie B, ci sarà da lottare per salvarsi. Tutte le squadre, a parte 4/5 dicono che il primo obiettivo è mantenere la categoria. Fare un’ottima stagione sarà l’obiettivo”
Mattia “Pistacchio” Finotto
Infine una cosa che non tutti sanno. “Ma senti, nello spogliatoio ti hanno dato un soprannome? Sì, mi chiamano tutti “Pistacchio”. E’ una cosa partita un po’ di anni fa, senza un motivo preciso. Probabilmente combacia con il fatto che mi piace molto come alimento.
Ormai si è tramandato di squadra perché qualcuno che mi conosce inizia a chiamarmi così e tutti gli altri gli vanno dietro”. “Ma lo sai che a Carrara la gelateria di Piazza Menconi lo fa molto buono? Ah si, buono a sapersi, ci passerò sicuramente d’ora in poi. Mattia Finotto, detto “Pistacchio” si è preso Carrara e Serie B.