Finalmente Jerry Mbakogu. Quello segnato nella gara interna contro il Vicenza (Gli highlights) è stato infatti il suo primo centro con la maglia della Triestina. Primo con la nuova maglia, sì, ma non in stagione dato che nella prima metà del campionato ne aveva messo a segno quattro con la maglia del Gubbio. Una carriera fatta di alti e bassi, cadute e ripartenze. Dalla Nigeria al suo ennesimo ritorno in Italia. Adesso con la Triestina sogna la salvezza consapevole che per raggiungerla ci sarà bisogno anche dei suoi gol.
Professione attaccante. Luogo di nascita Lagos, Nigeria. Esattamente come Victor Osimhen, capocannoniere della Serie A e autentico trascinatore del Napoli di Spalletti. Carriere diverse, ma stesso punto di partenza: le strade della popolosa città nigeriana dove Jerry, già da piccolo, gioca a calcio con gli amici. Ma il padre non ci sta, sogna per i propri figli un futuro migliore, lontano dalla povertà e per poterglielo garantire è disposto a tutto, anche a cambiare continente. Ecco allora che parte, destinazione Scorzè, nella provincia di Venezia. In Italia si trova subito bene e Jerry, a soli 12 anni, lo raggiunge con la mamma e il fratello.
I dubbi riguardanti l’accoglienza? Subito spazzati via. Già dai primi giorni di scuola, infatti, si fa molti amici. Alcuni dei quali lo convincono ad iscriversi alla scuola calcio: è la sua prima volta e timidezza e dubbi inevitabilmente lo assalgono. Ma tutte le esitazioni crollano subito perché Jerry segna a raffica, anche quando gioca con i ragazzi più grandi. Qualità fuori dal comune. Se ne accorge per primo il Padova che nel 2006 lo tessera e lo inserisce nel settore giovanile. Con la maglia dei veneti arriva anche il debutto assoluto tra i professionisti, il 28 agosto del 2010, nella sfida contro il Crotone. Da Padova parte il suo lungo viaggio nel mondo del calcio che lo porta prima alla Juve Stabia e poi al Carpi, dove inizia a affermarsi.
La sua migliore annata dal punto di vista realizzativo arriva proprio con la maglia del Carpi. Nella stagione 2014-2015, infatti, segna 15 gol in 30 presenze. Numeri incredibili e che permettono agli emiliani, guidati da Castori, di accedere per la prima volta alla Serie A. Un traguardo impensabile a inizio anno. Ma Jerry non si accontenta e vuole giocarsi le sue carte anche nella massima serie e a chi gli chiede se è spaventato risponde così:”Ho visto persone povere soffrire davvero. Ora niente può spaventarmi”. Carattere forte, in campo e fuori. Ma non va come sperato e in 24 presenze segna ”solo” due volte. C’è bisogno di ripartire. Ecco allora che comincia il suo giro del mondo che lo porterà prima in Russia, poi in Croazia e per finire in Grecia. Esperienze formative, ma in cui non riesce mai a lasciare il segno. Nell’estate del 2022 il ritorno in Italia e l’approdo in C con la maglia del Gubbio sotto la guida di Braglia, che lo aveva già allenato ai tempi della Juve Stabia.
Adesso c’è la Triestina per cercare di raggiungere un nuovo traguardo: la salvezza. Obiettivo difficile, certo, ma non impossibile dato che i biancorossi si trovano a quota 33 punti in classifica, quattro in più del Piacenza, attualmente all’ultimo posto. Una sola sconfitta nelle ultime sette e un entusiasmo ritrovato. Ma la strada è ancora lunga. Servirà continuare così per raggiungere un risultato che, solo poche settimane fa, sembrava una montagna difficile da scalare. E che sicuramente, passerà anche dai gol di Jerry Mbakogu.
A cura di Alessandro Gonnelli
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