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La malattia, il gol a San Siro e la seconda giovinezza con l’Ancona: la storia di Melchiorri

Credits: US Ancona

Federico Melchiorri è tornato in Lega Pro, e lo ha fatto segnando fin da subito. Il suo trasferimento all’Ancona dal Perugia sta già portando i suoi frutti. Lo testimonia la doppietta realizzata contro la Reggiana, che ha portato l’Ancona alla vittoria e al quarto posto del Girone B. Sono già quattro le reti realizzate da Melchiorri nelle prime tre partite con l’Ancona. Ecco perché quello che sembrava un passo indietro dalla B alla C è solo una nuova tappa da cui ripartire per l’attaccante classe ’87. Dall’esordio in Serie A a soli 19 anni, alla ripartenza dai dilettanti a 24, sempre inseguendo un sogno che, in soli pochi attimi, gli era stato portato via da una brutta malattia. Una lunga carriera fatta di imprevisti, infortuni e ripartenze. Adesso, dopo 162 gol in carriera, si sta prendendo nuovamente la scena. Un passo per riaffermarsi.

Melchiorri: il debutto con il Siena e la malattia

Il viaggio di Melchiorri inizia da Siena quando, il 20 dicembre 2006, a soli 19 anni l’allenatore Beretta lo fa debuttare in Serie A inserendolo al posto di Cristian Molinaro. Quella sarà la sua unica partita in bianconero. Poi il ritorno nelle sue Marche con la Sambenedettese e poi il Giulianova. In giallorosso la scoperta che gli sconvogle la vita. Aprile 2010, va in scena Giulianova – Cavese. Uno scontro di gioco fortuito, la tac di controllo e la notizia shock: Federico ha un cavernoma venoso, una malformazione vascolare del cervello. A soli 23 anni c’era da combattere una partita molto più importante di quelle sul campo. Il sogno di ricalcare i campi della serie A sembrava svanito.

Ma Federico è un guerriero, nella vita quanto in campo. Con la sua solita grinta, vince anche la partita più importante della sua vita. Dopo sette mesi ritorna in campo e riparte più motivato che mai con la maglia del Tolentino in Eccellenza. In due stagioni segna 35 reti. Numeri incredibili che gli valgono la chiamata dei suoi sogni: quella della Maceratese, squadra della sua città. In biancorosso 22 reti in 30 partite davanti ai suoi concittadini e ai suo amici, dei quali è ormai diventato idolo indiscusso. A casa sta benissimo e andrebbe via solo per offerte veramente irrinunciabili. Come quella del Padova, in Serie B. Tanta gavetta e sofferenze finalmente ripagate. Il sogno di riprendersi ciò che la malattia gli aveva tolto è più vivo che mai. Ma è solo l’inizio. Dopo il Padova, nel 2014 arriverà il Pescara dove segnerà 14 reti meritandosi la chiamata del Cagliari.

Dall’infortunio al gol a San Siro

L’avventura in Sardegna inizia benissimo e al debutto segna subito una doppietta all’Entella in Coppa Italia. Ha la piena fiducia di Rastelli e tutto sembra andare per il meglio, ma la sfortuna si mette ancora di traverso. Il primo aprile 2016, in allenamento, si procura una lesione del legamento crociato anteriore. Stagione finita e ancora altri mesi lontano dal campo. Ma il verbo arrendersi non è nel vocabolario di Melchiorri. Recupera dall’infortunio e sei mesi dopo torna in campo, sempre con la maglia del Cagliari, ma in Serie A. Alla sua seconda partita nella massima serie, trova il primo gol. Neanche un mese dopo, il 16 ottobre, la prima da titolare. L’avversario? L’Inter. Lo stadio? San Siro. Mai una location casuale I nerazzurri passano in vantaggio, ma non hanno fatto i conti con Federico Melchiorri. L’attaccante marchigiano segna la rete del pareggio e dà il via all’azione che porta alla seconda rete, quella che porta i sardi alla vittoria. Finalmente il destino gli sta ridando ciò che gli ha tolto.

La stagione da sogno dura solo pochi mesi. Infatti, il 17 dicembre 2016, nella sfida contro l’Empoli, una nuova ricaduta al ginocchio destro gli impedisce di concludere la stagione. La sfortuna lo perseguita. Torna in campo un anno dopo, nel novembre 2017, solo due mesi prima del passaggio al Carpi. Nonostante in Emilia per Calabro sia un titolare inamovibile, il riscatto non si compie e Melchiorri torna a Cagliari. Poi altre esperienze in Serie B con le maglie di Spal, dove segna uno dei gol più belli della sua carriera, a giro contro il Crotone, e Perugia di cui diventa anche il capitano.

Il passaggio all’Ancona

Adesso il ritorno a casa, nelle sue Marche, come un cerchio che si chiude. Questa volta con la maglia dell’Ancona. La squadra di Colavitto, adesso distante dieci punti dalla vetta della classifica, sogna davvero in grande e lo sta facendo anche grazie miglior Melchiorri, ormai già ritrovato. Una nuova sfida per il classe ’87 che sta vivendo una nuova giovinezza.

A cura di Alessandro Gonnelli