Ex Inter: ora Zeman si gode ‘u bambinu’ Merola
“Ho aspettative alte su me stesso. Voglio dare il meglio di me per il Pescara: a volte ci si riesce e altre no. Solo il lavoro paga. Andiamo avanti così”. Il settore giovanile nell’Inter, gli insegnamenti di Zeman, un talento puro da affermare: Davide Merola non potrà mai essere ‘uno come gli altri’. Per qualità, passato e potenzialità il suo nome è da sempre accompagnato dal peso delle pressioni. Nel recupero contro il Pontedera ha trascinato il suo Pescara con una doppietta. Gol significativi. Un urlo di liberazione per festeggiare. Un’esultanza “spontanea. Cerco di lavorare ogni giorno per migliorare, ma sono sempre me stesso, e lavoro per crescere giorno dopo giorno“, ha detto a rete8 il classe 2000. Il Pescara, dopo un periodo di difficoltà è tornato a correre: “Una delle migliori partite che abbiamo giocato, ora cerchiamo di dare continuità a queste due partite vinte”. E con lui corre anche Davide Merola, ‘u bambinu’ di Zeman.
L’Inter di Merola
“Davide deve essere più incisivo in fase offensiva e giocare per fare gol. Siamo lontani dai tempi di Insigne, ma ha qualità e spero che arrivi a quei livelli“. Chiare le idee di Zeman. Il lavoro da fare è tanto, ma il talento e le potenzialità ci sono. Una storia, quella di Merola, che parte a 4 anni nella Juve Sammaritana. Nel 2012 la chiamata dell’Inter; “Ho vissuto un’emozione incredibile”. Un cambiamento importante, anche per la famiglia: “La botta più pesante l’hanno sentita i miei genitori. Si sono dovuti trasferire con me. Questo mi ha aiutato tanto”. Anni di successi: “Ogni anno ho vinto qualcosa”, ci raccontò ai microfoni de lacasadic.com. Il 14 marzo 2019 l’esordio a San Siro in un Inter-Eintracht Francoforte di Europa League. Il passaggio all’Empoli e diversi prestiti. Fino al primo incontro con Zeman a Foggia.
Zeman e il Pescara: la storia di Merola
“Mi terrorizzava dover fare il ritiro con Zeman (ride, ndr)”. Quello con l’allenatore boemo diventa un rapporto di fiducia e stima: “Il mister mi ha spinto ad andare oltre”. Con un soprannome speciale datogli ai tempi di Foggia: “Qui gioca ‘u bambinu'”. Dopo l’esperienza in Puglia, sei mesi in B a Cosenza, poi il ritorno dal suo mentore. Nel gennaio scorso Merola passa al Pescara, dove ritrova Zeman. Un rapporto speciale.. con dell’ironia: “Sapete che mi dice Zeman? Che è più di un anno che lavoro con lui e ancora non ci ho capito niente”. Quello di Merola e del Pescara è un destino condiviso: la volontà di compiere l’ultimo step di crescita per diventare grandi. Trasformare le potenzialità in concreta continuità. Le aspettative sono alte, il talento anche.