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Paponi dallo “scorpione” alla prima volta col Bari: Messina porta bene

20 gennaio 2020, Piacenza-Triestina 1-2, minuto 83 su rigore. 29 settembre 2021, Messina-Bari 0-2. Gol che chiude la partita agganciando un lob di Scavone e chiudendo in rete. Storia di un digiuno interrotto. Quello di Daniele Paponi. Attaccante che sembrava aver smarrito il vizio del gol, al quale sono bastati 14 minuti con la maglia del Bari per sbloccarsi.

Paponi e Messina, che feeling

Ma non finisce certo qui. Già, perché Paponi ha ritrovato il gol che isola il Bari in vetta alla classifica del girone C di Serie C in uno stadio che gli porta bene. Riavvolgiamo il nastro. Stadio San Filippo di Messina, 20 dicembre 2006. Va in scena una delicatissima sfida salvezza in A che vede coinvolte la squadra di casa e un Parma che fatica a ritrovarsi. I padroni di casa trovano il vantaggio con Arturo Di Napoli al 73′. La partita sembra indirizzata. Al 76′ Gasbarroni lascia il campo per il giovane Daniele Paponi, allora 18enne. Un minuto dopo succede l’impensabile. Castellini calcia dalla sinistra e Storari, portiere del Messina, respinge centralmente. A rimorchio arriva Paponi che si coordina per tentare il colpo dello “scorpione”.

Colpo di tacco in caduta e pallone nell’angolino. Il Parma pareggia 1-1. Quel gol resta iconico. Quasi 15 anni dopo, Paponi si é ripetuto nella stessa porta con il Bari. “Vengo da un periodo no, ho avuto un sacco di infortuni l’anno scorso mentre l’anno prima stavo facendo benissimo – ha ricordato ai microfoni di Eleven Sports – gol importante per la squadra, siamo tornati alla vittoria ma ora c’è da pensare subito alla prossima. Quella porta mi porta fortuna, il problema è che ci giochiamo poche volte in questo stadio”. E giù risate.

La fiducia di Polito

Quelle che Paponi sembrava aver dimenticato nell’ultimo anno e mezzo, in cui era a tratti scomparso dal campo e dalle distinte, dopo una carriera snodata fra prestiti, una tappa in Canada con i Montreal Impact, corse al vertice, retrocessioni e lotta per evitare i play-out. Fino alla chiamata del Bari, con addio al Padova per ritrovare Ciro Polito, che l’aveva avuto alla Juve Stabia. Due anni e 24 gol dal 2017 al 2019. “Ho avuto l’occasione per portare un calciatore importante che deve mettersi a disposizione dei compagni – lo accolse il ds – l’attacco è ben fornito, non sarà tutto sulle sue spalle, avremo bisogno anche di lui. Sa stare in uno spogliatoio e sono contento del suo arrivo”.

Ora anche Paponi, Bari cooperativa del gol

Come è contento Mignani. “C’è spazio per tutti” é il mantra dell’allenatore. Che intanto so gode il primato in solitaria nel girone C di Serie C e la cooperativa del gol: otto marcatori diversi, come nessuno nel raggruppamento sin qui. Dietro Simeri a 3 e Terranova, Di Cesare, Paponi, Antenucci, Scavone e Cheddira a 1 sale Ruben Botta, autore del gol che ha sbloccato i giochi a Messina. Secondo centro di fila dopo quello alla Paganese. Il motto del numero 10? “ Nessuno può mollare, perché chi entra gioca bene. Basta un attimo e sei fuori. Guardare la classifica adesso non serve, è presto”

Luca Guerra

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