Con una giornata d’anticipo il Messina ha ottenuto aritmeticamente la salvezza grazie al 2-2 dello Scoglio contro il Potenza. Un campionato importante quello dei siciliani che, dopo 37 turni di campionato, hanno conquistato 45 punti facendo meglio delle due stagioni precedenti. Lo scorso anno furono 41 i punti totalizzati, mentre 39 nell’annata 21/22. In entrambi i casi con Ezio Raciti alla guida. A far la differenza nel corso di questo campionato in casa Messina, è stato Michele Emmausso, miglior marcatore dei siciliani con 10 gol. L’ultimo, siglato allo Scoglio nel match contro il Potenza. Lo stesso attaccante è intervenuto nella trasmissione La Casa di C – Talk, in onda ogni settimana sui nostri canali social. Il classe ’97 ha parlato dell’attuale stagione e del proprio futuro, soffermandosi anche sull’allenatore Modica e sulla chiamata del Genoa di qualche anno fa.
L’attaccante del Messina Emmausso ha esordito parlando del suo rendimento personale, sottolineando le emozioni di alcune delle sue reti: “Il gol più bello per me è stato quello segnato in casa della Casertana, mentre il più significativo è stato quello siglato nel derby. Un’emozione che solo con questo sport si può provare. Ho realizzato dieci gol, tutte reti importanti. Mi ero prefissato di battere il mio record di nove, manca ancora un’altra partita e spero di farne un altro. Se resto? Ho ancora un anno di contratto e quindi per ora non c’è niente. Farò sicuramente il ritiro a Messina. Resto qui, ho un contratto e rispetto le regole”.
Sul trasferimento in Sicilia: “Riguardo la trattativa col Messina, io ero a casa e il mio direttore mi ha chiamato a mezzanotte dicendomi di Messina. Non ci ho pensato due volte, perché questa è una piazza bellissima ed ha una storia importante. I tifosi mi dicono sempre di restare e quindi fa piacere perché ciò significa che ho lasciato qualcosa. Essendo poi io napoletano, il tutto lo vivo in modo tranquillo”.
L’ex Picerno si è poi soffermato sull’allenatore: “Io conobbi Modica cinque anni fa e posso dire che veramente mi ha aiutato in tutto e per tutto. Oltre ad essere un grande uomo è un grande professionista. Per un giovane che deve rilanciarsi o che sale dalla D, è uno che fa crescere tanto e aiuta tanto. Quando mi ha chiamato non ci ho pensato due volte. Lui fa migliorare i giocatori sotto tanti aspetti e lo considero più di un allenatore”.
E infine, il retroscena riguardante la chiamata del Genoa: “Ricevetti una chiamata anche da parte del Genoa anni fa. Ero emozionatissimo perché l’anno prima avevo smesso, poi sono partito dalla Promozione, ho vinto il campionato e sono andato in Eccellenza dove ho fatto un record di gol a 17 anni. La chiamata del Grifone mi ha cambiato tutti i piani della mia crescita e della mia vita. Un’emozione che non si può spiegare”.
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