Mancano appena 180′ al termine della stagione 2022/2023 del campionato di Serie C e sono ancora tanti i verdetti che il campo deve pronunciare. Tra questi c’è senz’altro la rincorsa alla salvezza del Messina, il club giallorosso è reduce da una stagione non troppo positiva ma può ancora ambire alla permanenza in Lega Pro qualora riuscisse a battere Juve Stabia e Taranto. Proprio della salvezza del Messina ha parlato il portiere Ermanno Fumagalli che, ai microfoni di TCF TV, ha parlato di un curioso record che secondo lui potrebbe presto raggiungere la squadra di Raciti.
“Io ero già incazzato perché col Picerno non avevamo vinto, il risultato tra Avellino e Turris ha fatto il resto. Non abbiamo avuto un atteggiamento rinunciatario, ma avevamo impostato la gara sulle ripartenze. In altre parole avevamo avuto dei buoni risultati, domenica no. – si sfoga così l’estremo difensore del Messina, Ermanno Fumagalli – Nella situazione in cui siamo, è meglio un punto che zero. Questo non vuol dire essere rinunciatari, vuol dire però non giocarsela a viso aperto. Affrontavamo una squadra forte, che gioca bene, che non perdeva da tante partite. Noi avevamo fuori Olli, Nino, avevamo la coperta corta. Non abbiamo fatto il massimo, altrimenti avremmo vinto“.
Fumagalli poi continua sottolineando la scarsità di rigori concessi dagli arbitri al Messina: “Abbiamo creato occasioni, come quella di Ibou. C’era anche un rigore su Leo, fra poco andremo a Guinnes World Record, sono 72 partite che non ci danno un rigore se non sbaglio. Con i compagni ci siamo detti che non si deve mai fare affidamento sui risultati degli altri. Noi dobbiamo farci le nostre partite, fare i tre punti e poi eventualmente pensare agli altri. C’è un po’ di nervosismo, pensavamo che l’Avellino vincesse con la Turris, perché adesso anche l’Avellino rischia. Guardiamo a noi stessi. Abbiamo fatto un punto su un campo difficile, poi il risultato dell’Avellino è stata una batosta”.
Restano solamente due partite da giocare per questa stagione, dopodiché si conoscerà il destino del Messina. La squadra di Raciti, reduce da una altalenante stagione in Lega Pro, ha ancora la possibilità di centrare l’obiettivo salvezza restando così, per il terzo anno consecutivo tra i professionisti. Per far si che ciò avvenga però i biancorossi dovranno, come detto anche dal proprio portiere, concentrarsi sul loro cammino.
Juve Stabia e Taranto sono le ultime due partite in calendario a disposizione per recuperare i tre punti che separano la squadra allenata da Raciti dal quindicesimo posto che significherebbe salvezza diretta. Insieme al Messina ci sono Turris e Monterosi a contendersi la posizione più ambita, con la squadra di Torre del Greco nettamente favorita rispetto alle inseguitrici. In caso di fallimento nella rincorsa alla salvezza, il Messina potrà comunque disputare i play-out per decretare la permanenza o meno in Serie C.
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