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La rinascita del Messina: prima vittoria in trasferta quasi dopo 9 mesi

Torna a sorridere il Messina di Giacomo Modica. Un sorriso che sa di liberazione. I siciliani, dopo cinque sconfitte di fila e altrettante partite senza segnare, si sono imposti 0-2 sul Monterosi al Gaetano Bonolis di Teramo nella sedicesima giornata del girone C di Serie C. La posizione in classifica, per ora, non cambia: i giallorossi rimangono in terzultima posizione con 14 punti all’attivo. Ora però sono appena due i punti di distanza dalla salvezza. Un successo quindi fondamentale, quello ottenuto contro l’ultima in graduatoria del girone meridionale.

Messina, la lunga astinenza e la fiducia della società verso Modica

La vittoria col Monterosi ha rappresentato una sorta di luce in fondo al tunnel per il Messina. Oltre alle già citate cinque sconfitte consecutive senza gol, la squadra siciliana aveva conquistato appena 2 punti nelle ultime 8 partite. Non vinceva dal 15 ottobre, dall’1-0 del Franco Scoglio contro il Giugliano. Quella contro i laziali è stata anche la prima “gioia” in trasferta della stagione. Nelle precedenti otto trasferte nel 2023/2024 erano arrivati 3 pareggi e ben 5 sconfitte. Il dato più incredibile, spazzato via grazie a questa vittoria contro la formazione di Taurino, è che il Messina non vinceva lontano dalla Sicilia da quasi nove mesi. Era il 19 marzo e la squadra allora allenata da Raciti vinse 0-1 al Viviani di Potenza, grazie alla rete di Ibou Baldé. Da Potenza a Monterosi. Non sono mancati i momenti difficili. Più volte Giacomo Modica in questo primo scorcio di campionato sembrava poter rischiare l’esonero. La società però non ci ha mai pensato ed ha sempre affermato: “la squadra lo segue“. Questo successo rappresenta, perciò, un premio anche per tutto lo staff dirigenziale messinese.

Credit ACR Messina

Pacciardi e Emmausso decisivi, il Monterosi sbaglia due rigori

Ma come è arrivata questa vittoria del Messina? Non è stato affatto semplice. Il vantaggio è arrivato sugli sviluppi di un corner battuto da Firenze, su cui Pacciardi ha staccato perfettamente di testa ed ha realizzato il suo primo gol in carriera tra i professionisti. Il Monterosi non è rimasto però a guardare. In conclusione di prima frazione, difatti, ha avuto una grande chance con Vano, che di testa ha colpito la traversa. Poi, nel secondo, i laziali sono partiti ancora meglio ed al 20′ hanno avuto la prima delle due chance dal dischetto. Scafetta tocca il pallone con il braccio in area e l’arbitro non ha dubbi. Silipo si presenta sul dischetto e spiazza Fumagalli.

La sua conclusione si infrange però sulla traversa. Si salva così il Messina, che qualche minuto più tardi invece non fallisce la chance dal dischetto. L’opportunità arriva in seguito ad un fallo di Mastrantonio su Ragusa. Dagli undici metri si presenta Emmausso, che sigla lo 0-2. Terzo gol in stagione per lui e tutta la squadra va ad abbracciare Modica. Chiaro segno che la società ha avuto ragione. La squadra lo ha sempre seguito. Nel finale c’è poi, come già preannunciato, un nuovo rigore per il Monterosi. Costantino, che due anni fa siglò una tripletta al Messina, si gira bene in area e viene atterrato da Ferrara. L’arbitro concede il terzo penalty: il numero 9 si occupa della battuta ma si fa ipnotizzare da Fumagalli. Non è proprio serata per il Monterosi. Il Messina può così festeggiare la conquista di tre punti fondamentali in chiave salvezza. Il primo passo per l’inizio di un campionato diverso.