Anno nuovo, vita nuova: il 2023 è l’anno della rinascita del Messina
Anno nuovo, vita nuova. Uno dei modi di dire più diffusi nella nostra bella Italia che però, la maggior parte delle volte, non viene messo in pratica. Quante volte ci siamo detti: “con il nuovo anno vado in palestra, mi alzo presto, divento una persona migliore”? E tutte le volte non siamo mai riusciti a mantenere questi buoni propositi. Qualche volta però può capitare che qualcuno riesca per davvero a realizzare gli obiettivi posti ad inizio anno, ne è un esempio il Messina di Ezio Raciti. Una squadra che con l’arrivo del 2023 è riuscita a migliorarsi sia per quanto riguarda il rendimento sul campo che fuori. La squadra giallorossa ora può sperare in una salvezza che fino a qualche mese fa era un effimero miraggio.
Ezio Raciti, il principale artefice della rinascita
Divertimento e duro lavoro. Soluzioni semplici ma efficaci, che stanno dando i risultati sperati ad un Messina che prima del 2023 aveva completamente perso la bussola. La mente dietro questo elementare ma altamente efficacie metodo di allenamento, è Ezio Raciti. Allenatore, uomo delle salvezze a campionato in corso come il suo collega Davide Ballardini. L’allenatore della salvezza dello scorso anno è chiamato a ripetersi nuovamente nonostante abbia trovato la squadra in una posizione peggiore in classifica.
Un’impresa che sembrava impossibile ma che ad oggi è tutt’altro che un miraggio. Sotto la guida di Raciti il Messina è notevolmente migliorato, diventando una vera epropria macchina da punti sia in casa che in trasferta. 18 punti in 9 partite, una media di due punti a partita. Questa la media dei giallorossi da quando sulla panchina è tornato a sedersi Ezio. Il Messina poi non è più in passivo nella differenza reti per la prima volta da quando la stagione ha preso il via. 14 gol segnati e appena 7 subiti. Al di là dei numeri e delle statistiche, la rinascita del Messina è dovuta gran parte alla mentalità che Ezio Raciti ha trasmesso ai giocatori. La squadra oggi è decisamente più combattiva, è una squadra che aggredisce e non si dà per vinta.
Il nuovo Messina passa per i piedi di Fumagalli, Baldé e Kragl
Se la mente della rinascita del Messina è l’allenatore Raciti, sul campo a prendersi la gloria sono i giocatori. Vecchi e nuovi. Da chi è arrivato a stagione in corso a chi, grazie alla mentalità di Ezio, si è ritrovato, sono tanti i calciatori che si stanno rendendo protagonisti con la maglia giallorossa. L’esempio perfetto di rinascita ma anche di pazienza e di resilienza è Ermanno Fumagalli che, come la sua squadra ha dovuto lavorare sodo prima di raccogliere i frutti. Estremo difensore arrivato a gennaio dalla Viterbese, che è riuscito ad esordire con i colori del Messina a 40 anni, sta parando letteralmente di tutto. Pochi i gol subiti ma tanti gli interventi decisivi che hanno aiutato la squadra.
Un altro acquisto del mercato di gennaio è tra i protagonisti indiscussi del Messina 2.0, Oliver Kragl. Centrocampista tedesco classe 1990 arrivato in Sicilia con l’unico obiettivo di portare la squadra alla salvezza è diventato uno dei pilastri del centrocampo di Raciti. Sette le sue presenze fin qui, tra i più impiegati, condite da 3 gol e 3 assist che hanno contribuito ad ottenere punti importanti in chiave salvezza. Tra i nuovi arrivi c’è anche chi a Messina ci giocava giàcome Ibourahima Baldé. L’attaccante fratello di Keità, ex Inter e Lazio, grazie al ritorno di Raciti è riuscito a ritrovare la propria dimensione e tornare il bomber che era stato due stagioni fa proprio sotto la guida dell’allenatore. 26 presenze in stagione e 5 gol, la maggior parte arrivati nella seconda metà di stagione. Baldé, Fumagalli e Kragl sono l’emblema di questo Messina insieme ad Ezio Raciti. Ora la salvezza è li a un passo non resta che afferrarla e poi farsi offrire quella cena a base di pesce promessa dall’allenatore.
A cura di Luca Salera