Messina, Alaimo: “Rassegno le dimissioni, qui ho finito. Minacciato e insultato”

Stefano Alaimo, presidente Messina / screen
Corsa contro il tempo in casa giallorossa per raccogliere la cifra necessaria per versare stipendi e contributi relativi all’ultimo bimestre.
In casa Messina sono ore febbrili. A mezzanotte, scade la deadline fissata per oggi mercoledì 16 aprile, ora entro la quale doveva essere versata la cifra necessaria per stipendi e contributi dell’ultimo bimestre, con l’unico scopo (va da sé) di evitare una penalizzazione da scontare nel corso della prossima stagione agonistica.
A tal proposito, lo studio del notaio Bernardo Maiorana (come riportano i colleghi di Messinasportiva) ha vissuto e vivrà ore di lavoro intense, con il professionista messinese che ha redatto la procura che è stata sottoscritta dal presidente giallorosso Stefano Alaimo.
A Maiorana sono stati inoltrati l’elenco di tutti i tesserati e i relativi modelli per il versamento dei contributi. Pronto a contribuire ci sarebbe il barcellonese Immacolato Bonina, già vicino all’Acr con le sue sponsorizzazioni. Il sindaco Federico Basile e l’assessore Massimo Finocchiaro hanno invece coinvolto altre due-tre aziende.
L’auspicio è che possa arrivare un’accelerazione sul filo di lana, per evitare ancora (l’ennesima) delusione a dei tifosi che non hanno fatto mai mancare il proprio sostegno.
Alaimo: “Sono stato minacciato e insultato”
Al termine dell’incontro con il notaio, il presidente Alaimo è stato intercettato dai giornalisti presenti: “Ho firmato questa procura al notaio Maiorana per poter eseguire i pagamenti. Ho fatto tutto e sicuramente staserà darò le dimissioni, il mio compito qui è finito. Non sono andato via perché se avessi dato le dimissioni prima non avrei potuto firmare queste procure per mandare avanti la causa del Messina. Purtroppo sono un dipendente di Aad che avrebbe dovuto darmi le condizioni per gestire il tutto e invece non me le ha date.
Sono stato minacciato e insultato, ci sta tutto calcisticamente parlando, capisco i tifosi, sono stato un tifoso anch’io. Però non capisco come possano aver minacciato di morte mio figlio che ha 13 anni o mia figlia. Darò adesso le dimissioni sperando che chi verrà dopo di me potrà soprattutto avere le condizioni per risolvere il tutto, quelle che sono mancate a me. Avevamo iniziato bene, ma dopo Aad ha avuto dei problemi e non mi ha seguito in questo percorso. Senza le garanzie bancarie e i soldi in una società di calcio si può fare bene poco“.

“Mi faccio da parte”
E ancora: “Chi dopo di me? Non lo so, io darò le dimissioni, vedranno insieme Cissè e Sciotto, che sono gli azionisti. Se riusciremo ad adempiere oggi ai versamenti? Sono venuto qui per questo, altrimenti avrei dato le dimissioni già prima, ma in quel modo non avrei potuto dare mandato al notaio di eseguire i pagamenti degli stipendi e degli F24.
Ora che ho firmato questo mandato mi faccio da parte, sperando che qualcuno più bravo di me possa proseguire per il bene del Messina”.