Bari, Mignani: “Botta non è al 100%, Frattali ha recuperato. Di Donato? Un ragazzo speciale”
Il Bari di Michele Mignani non è riuscito a portare a casa il campionato con il primo match point del San Nicola contro la Fidelis Andria. Adesso avrà un’altra occasione per chiudere i giochi a Latina, in una partita che può chiudere un ciclo lungo otto anni. Galano e compagni dovranno cercare la vittoria al Francioni, in maniera tale da non dipendere da nessun altro per la vittoria del girone C.
Bari, Mignani: “Botta non è al 100%, Frattali sta bene”
Intervenuto in conferenza stampa a due giorni dalla gara di Latina, l’allenatore del Bari Mignani ha fatto il punto sulle condizioni dei singoli: “Frattali sta bene, ha recuperato pienamente. La settimana scorsa non era al top, ma in questa ha lavorato sempre insieme alla squadra. E’ da considerarsi apposto. Gioca lui? Vedimo. Ha contribuito in maniera determinante al nostro campionato, ma anche Emanuele Polverino sta bene. Botta non è al 100%, bisognerà fare delle valutazioni corrette e mettere in campo chi sta meglio. Botta non riusciamo ad averlo come lo abbiamo avuto nel girone d’andata. Credo che questa squadra abbia dimostrato nell’ultimo periodo di riuscire a fare bene anche nei momenti di difficoltà. Ci siamo riusciti ad adattare con una formazione più che dignitosa”.
Parlando delle sensazioni sullo stato della squadra: “Mancano due punti ma è sempre il solito discorso: sono partite che hanno una grandissima carica emotiva, possono diventare una zavorra. La squadra però è in condizione, si è allenata bene. Ciò che deve farci ‘godere’ è il percorso che ha fatto la squadra durante l’anno. Vogliamo dare alla gente le soddisfazioni che meritano.”.
Sulla gara contro la Fidelis Andria: “Con l’Andria è stata fatta una partita coscienziosa, ci abbiamo provato fino all’ultimo. Quel gol che non è venuto. Questa è una situazione diversa, è tutto nelle nostre mani. Dobbiamo fare la partita giusta, cioè provare a vincere, ma è da inizio campionato che abbiamo questo atteggiamento, siamo abituati. Dobbiamo arrivarci con la testa giusta, è ciò che fa la differenza. Quando abbiamo fatto ciò che andava fatto siamo riusciti ad ottenere il risultato”.
La piazza è in fermento e oltre ai tanti tifosi che si recheranno in trasferta ci saranno anche tre maxi-schermi al San Nicola. Il verdetto però passa anche dal risultato del Catanzaro: “Abbiamo cercato di lavorare un po’ su tutto. Ci sono degli ovvi condizionamenti esterni, non possiamo estraniarci, percepiamo l’entusiasmo e tutto ciò che ci sta accadendo. In questo momento però dobbiamo pensare a noi e concentrarci completamente sulla partita. Conta quello, perchè è dopo quello che puoi avere ciò che vuoi”.
La partita di Galano
Su Galano, che vivrà una partita dal sapore speciale visto ciò che ha vissuto 8 anni fa: “Quando si fanno delle valutazioni si pensa a tutto, però è anche vero che ciò che ha portato ad essere ciò che siamo è la forza della squadra, non i valori individuali. La vivrà più lui a livello interiore piuttosto che noi. Però è una cosa che conosciamo, mi auguro ci possa essere per lui quella rivalsa che non ha avuto 6 anni fa”.
Continuando sulle ultime prestazioni di Galano: “Credo che quando è arrivato avesse un po’ di ritardo di condizione, non aveva giocato molto. Poi ha avuto un po’ di intoppi, l’ultimo abbastanza recente, che non gli ha dato la possibilità di dare continuità in allenamenti e partite. Nell’ultima gara non ha concluso e determinato, ma non significa non si sia messo a disposizione della squadra. Ha fatto quello che ha potuto. E’ scontato che dai giocatori che alzano la qualità ci si debba attendere qualcosa in termini di concretezza, però il nostro lavoro è il gruppo, non è importante chi fa gol o assist”.
Bari, Mignani: “Di Donato un ragazzo speciale”
A Latina Mignani ritroverà Daniele Di Donato, allenatore dei laziali e suo compagno ai tempi del Siena in più periodi delle rispettive carriere: “Daniele è un ragazzo speciale, l’ho incrociato più volte, quando era piccolino che veniva dalla Primavera del Torino. Poi ha avuto il suo percorso di vita e l’ho incrociato quando è diventato allenatore. Ha dato molto al Latina, si vede, ha fatto una serie di grandi risultati utili. Ora sta passando un momento di difficoltà ma è sempre una squadra temibile”.
Sul gioco che adotterà il Latina: “Non so come imposteranno la partita, è una squadra che propone gioco e prova ad andare a far male all’avversario. Dipenderà anche un po’ da noi in che modo riusciremo a imporci e se riusciremo a tenerli nella loro metà campo. Sotto certi aspetti ha raggiunto il suo obiettivo primario, cioè mantenere la categoria. Ora proverà a centrare l’obiettivo playoff. Ho tanto rispetto per loro, conosco anche l’ambiente, dove si può fare bene, ora però penso possano essere più liberi di testa”.