“Ogni partita è diversa. Dobbiamo ritrovare la consapevolezza dei nostri mezzi. La nostra serenità, capacità di riconoscere i momenti delle partite“: il Bari prepara il derby di domenica alle 17.30 sul campo della Fidelis Andria e Michele Mignani ha le idee chiare per una sfida che torna a giocarsi in gare ufficiali in campionato a 27 anni dall’ultima volta. “Domani è un derby, l’avversario ci aspetterà con il coltello tra i denti. Dobbiamo essere pronti”. Messaggi brevi quanto efficaci, quelli trasmessi dall’allenatore alla vigilia della 15^ giornata del girone C di Serie C.
In stagione, le due squadre si sono già affrontate: 21 agosto 2021, Coppa Italia. La Fidelis Andria passò per 1-0 al San Nicola contro il Bari e rovinò l’esordio ufficiale in biancorosso a Mignani. “Loro sono esperti e da allora hanno anche cambiato allenatore: ci mettono tanta corsa e agonismo, sono una squadra che gioca a calcio. Noi nel momento in cui abbiamo affrontato la Coppa venivamo da un ritiro particolare, con mercato da completare e organico da definire. Qualcosina l’abbiamo fatta”. Il riferimento è al primato nel girone con 30 punti, +18 sul prossimo avversario: “Per gli altri può essere una motivazione in più. Una squadra che ha un obiettivo come il nostro deve moltiplicare sempre le forze – il manifesto di Mignani – il calcio non è una scienza esatta, alle volte ci sono fattori esterni. Sarà una battaglia sportiva”. Sono fresche le due sconfitte di fila fuori casa, contro Virtus Francavilla e Juve Stabia: “Dobbiamo gestire le emozioni nel modo giusto – osserva l’allenatore – cercando di capire che ogni partita può creare problemi. Ma non dobbiamo avere ansia di pareggiarla subito”.
L’allenatore del Bari ha anche parlato degli equilibri interni: “Bisogna per forza dare priorità agli atteggiamenti. Lo esigo e lo prendendo. Cerchiamo di stimolare quelli che per un motivo possono abbassare il livello di intensità. E quindi ho ancora più possibilità di scegliere. Se si è sacrificato Antenucci con grande professionalità e logorio interno, lo possono fare tutti. Mirco è stato un esempio, anche gli altri si devono adeguare”. Parole di stima anche per Botta: “Giocatore che nel bene e nel male ha qualcosa di diverso – lo definisce Mignani – spende molto durante la partita. 6,5 km percorsi nella partita con la Juve Stabia. Anche io l’ho rivisto bene al livello fisico; stiamo cercando di provare a togliergli un po’ di lavoro nella fase di non possesso. Gli sto dando continuità”.
“Stiamo arrivando tutti più o meno ad avere la stessa condizione – dice Mignani dei suoi – Di Gennaro è cresciuto molto, ma aveva avuto un problema che ha franto il suo percorso”. Proprio il centrocampista è uno dei dubbi di formazione in vista del derby di Andria: se dovesse essere confermato tra i titolari, Maita e uno tra Mallamo e Scavone saranno gli interni. In alternativa c’è Maita come playmaker. D’Errico, ex della partita, va verso la panchina. In attacco con Botta e Antenucci è corsa a tre Cheddira-Marras-Simeri. In difesa ballottaggi Celiento-Gigliotti e Mazzotta-Ricci.
BARI (4-3-1-2) probabile formazione vs Fidelis Andria: Frattali; Pucino, Terranova, Gigliotti (Celiento), Mazzotta; Mallamo, Maita, Scavone (Di Gennaro); Botta; Cheddira (Marras), Antenucci. All.: Mignani
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