“Era destino che finissi la stagione a Modena, alla fine mi auguro che sia una giornata di festa perché si affrontano due piazze importanti che hanno ottenuto una vittoria di campionato con merito”. Michele Mignani non nasconde l’emozione. L’ultima panchina da allenatore del Bari 2021/22 – con tanto di conferma già in tasca – la vivrà a Modena, in quel Braglia salutato un anno fa dopo un ko nei playoff contro l’Albinoleffe. In Emilia ha vissuto due stagioni in panchina, che ricorda con piacere: “Sarà una bella emozione perché troverò persone che ho apprezzato, allo stesso tempo è bello sfidare avversari forti perché diventa stimolante”.
“Mi piace difendere i miei giocatori. Percepisco quando uno fa lo stro***o e quando non fa lo stro***o” è il cartello che virtualmente Mignani appone all’ingresso nello spogliatoio del Bari. “Sono una persona che non si pente mai di quello che fa. Sono sempre convinto delle mie scelte. Penso di aver fatto il meglio, come la scelta di accettare Bari – evidenzia – e di lavorare al massimo con quello che avevo. Mi rende orgoglioso il risultato finale e quello che sono riuscito a ottenere dai ragazzi”. Il nastro della stagione si riavvolge, fino alla scelta della partita manifesto: “Dipende da cosa intendiamo – spiega – la svolta è arrivata vincendo contro Virtus Francavilla e Catanzaro. Però ci sono state partite che non abbiamo vinto ma dove abbiamo giocato da squadra vera come nei pareggi contro Avellino e Palermo. Ecco, forse dico proprio lo 0-0 di Palermo in 10 uomini: lì ho avuto la consapevolezza di quanto eravamo squadra”.
E si sofferma su Galano: “Cristian sta soffrendo di un problema al tendine e non è completamente libero, per questo nelle ultime settimane lo abbiamo gestito con attenzione. Ho pensato che potesse, visto il suo valore, giocare bene anche da trequartista. Devo dire che non ha fatto gol o assist ma tutte le volte che ha giocato ha fatto una discreta figura. Mi ha sempre dimostrato attaccamento alla causa e di questo va premiato”.
Sguardo poi alla B che verrà: “La rosa andrà ringiovanita, lo dice il regolamento – ammette Mignani – questo non preclude però la possibilità di avere due giocatori per ogni ruolo. Crediamo che più hai giocatori pronti per determinati campionati e meglio è. Il direttore Polito e il suo staff seguono sempre le partite dei campionati Primavera, lo sto facendo anche io. Faremo insieme le valutazioni del caso. Le certezze dalle quali ripartire? Siccome la stagione non è ancora finita è prematuro parlare di questo. Ora pensiamo a chiudere il campionato poi ci metteremo al tavolo con la società che comunque sta vivendo un momento particolare“.
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