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Dalla Lucchese al Milan: il filo rosso…nero della carriera di Gabbia

La Serie C è da sempre una palestra importante per i giovani. Tanti hanno la possibilità di raccogliere minutaggio e di poter crescere per provare a salire di categoria. Un esempio di questo ultimo periodo è Matteo Gabbia, che dopo gli anni nelle giovanili del Milan si è trasformato a Lucca in C. Poi il ritorno al Milan. L’esordio in A e ora viene da tre partite da titolare con i rossoneri. La sua storia.

Gli anni delle giovanili al Milan e l’esordio in Europa

Matteo Gabbia cresce nel settore giovanile del Milan. Dall’U17 alla Primavera riesce ad avere una maturazione importante, diventando un giocatore chiave nello scacchiere dei rossoneri. Alla prima stagione con l’U19, assaggia il calcio dei grandi, visto che viene chiamato tra i convocati da Vincenzo Montella. Tre panchine nel finale di stagione, quelle contro Roma, Cagliari e Atalanta. La possibilità di crescere e misurarsi con compagni e campioni non finisce. Nella stagione successiva riesce a fare il ritiro con la prima squadra e a trovare l’esordio in Europa League contro lo Shkendija, prendendo il posto di Locatelli in mezzo al campo. Sfiora più volte l’esordio anche nella massima serie, senza però trovarlo. Conclude il suo percorso con le giovanili del Milan e con la Primavera, iniziando il suo volo in C. 

Dalla Lucchese alla finale per il terzo posto del Mondiale U20: Gabbia sempre più leader

Il passaggio in Serie C è fondamentale per la crescita di Gabbia. A Lucca trova l’ambiente giusto per giocare con serenità e poter disputare quasi per intero un campionato professionistico. Utilizzato da difensore centrale, nelle giovanili del Milan nasceva come mediano, ha potuto affinare movimenti e impreziosire ulteriormente il suo bagaglio tecnico. Contro la Carrarese il suo primo gol tra i professionisti, che resterà anche l’unico in carriera sin qui per il classe ’99. Quella stagione la gioca assieme a Falcone, ora alla Sampdoria e al centro del mercato. L’album dei ricordi scorre rapido. Fino alla migliore delle 29 partite giocate con la Lucchese da Gabbia. Il match contro la Carrarese, pareggiata 2-2. Lui fece il gol del 2-0 e marcò Tavano e Maccarone con enorme determinazione. Li incartò. Il 2019 termina con la salvezza della Lucchese e Gabbia che prende parte alla spedizione Mondiale con l’U20 con il Ct Nicolato. 

Un Mondiale che lo vede tra i protagonisti e leader della retroguardia azzurra, nonché capitano. Gli azzurrini di Nicolato lottano con le unghie e con i denti in ogni partita, perdendo soltanto la semifinale con l’Ucraina, poi vincitrice del torneo iridato, e la finale del terzo posto con l’Ecuador dopo i tempi supplementari. La competizione permette a Gabbia di mettersi ancor più in mostra e convincere il Milan a tenerlo con la prima squadra. 

Dalla Lucchese alla difesa del Milan: il filo rosso…nero del classe ’99

Dopo l’ottima stagione con la Lucchese e la rassegna azzurra al Mondiale U20, è tempo di tornare a casa per Gabbia. Il rientro al Milan lo vede al centro di numerose trattativa in estate, ma tutte terminate con un buco nell’acqua. Il classe ’99 resta a Milanello, dove è tutt’ora, e si guadagna l’esordio in Serie A. E’ il 2 febbraio e, contro il Torino, Gabbia entra ad inizio ripresa al posto di Kjaer. Una grossa responsabilità, ma che lo premia vista l’ottima gara da lui disputata in marcatura di Belotti. 

Ora gioca la sua terza stagione con la maglia del Milan e in queste ultime partite si è trovato a dover fare le veci di Kjaer e Romagnoli, giocando al fianco di Kalulu come coppa inedita. Una responsabilità gradita a Gabbia, che sta mettendo in campo, partita dopo partita, ottime prestazioni. Domani ci sarà la sfida di Venezia e ancora una volta sarà li a guidare la difesa, come ha fatto ai tempi della Lucchese nel suo anno di C.

A cura di Simone Brianti