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Tassotti e il Milan, una storia infinita pronta a colorarsi con un nuovo capitolo

Mauro Tassotti (IMAGO) / www.lacasadic.com

Mauro Tassotti (IMAGO) / www.lacasadic.com

Il Milan Futuro abbraccia Mauro Tassotti, che entrerà a far parte dello staff tecnico dell’allenatore Daniele Bonera. 

La storia fra Mauro Tassotti e il Milan è infinita, e dopo 10 anni dall’ultima volta le strade sono pronte a incrociarsi nuovamente,  seppur con il progetto del Milan Futuro.

Tutto ha avuto inizio quando da calciatore nel lontano 1980, negli anni forse più difficili della storia rossonera. La retrocessione in Serie B dopo lo scandalo scommesse e il ritorno in Serie A segnato, però, nemmeno un anno dopo da una nuova discesa nella seconda serie del campionato italiano.

Preludio alla lunga strada di successi che da lì a qualche anno, sotto la gestione Berlusconi, porterà il club più volte sul tetto d’Europa e d’Italia, affermandosi tra i più vincenti nella storia del calcio.

Poi l’arrivo di Sacchi in panchina e l’inizio dell’epoca d’oro del club milanese. Scudetti, Coppe dei Campioni, Supercoppe e Coppe Intercontinentali, momenti storici che hanno visto tra i protagonisti anche e soprattutto  Mauro Tassotti.

Tassotti e il quartetto difensivo dei sogni

Grandi stagioni in cui il Milan ha accolto giocatori iconici come Gullit e Van Basten, ma l’ossatura della squadra faceva forza su una difesa che i tifosi rossoneri ricordano a memoria: Maldini, Baresi, Costacurta e, appunto, Tassotti.

Passano gli anni, scorrono le stagioni, si aggiungono i trofei, e il Milan decide di passare il testimone a Capello per la panchina. Il risultato è straordinario, tant’è che quella squadra passerà alla storia come gli “Invincibili“. Dopo una carriera coronata da trofei su trofei, arriva, poi, il momento del ritiro, ma anche lì la storia d’amore fra il Milan e Tassotti prosegue.

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Daniele Bonera e Zlatan Ibrahimovic durante la conferenza stampa del Milan Futuro / www.lacasadic.com

 

L’approdo in panchina fra passato e presente

Inizia la sua avventura in panchina con la primavera rossonera, prima di diventare vice di Carlo Ancelotti. Carriera che ha poi proseguito dal 2008 al 2015, affiancando prima Leonardo, poi Allegri, passando infine per Seedorf e Inzaghi. Fino al momento dell’addio, ma con la consapevolezza che prima o poi tutto sarebbe ripartito come prima, o forse anche di più. Da lì ecco quindi una nuova avventura con un’altra bandiera rossonera, Andriy Shevchenko, con la Nazionale ucraina e il Genoa. 

Oggi, 12 febbraio 2025, si chiude finalmente un cerchio con il suo ritorno in rossonero. Collaborerà con Daniele Bonera e il Milan Futuro, ma quanto è bello rivedersi dopo un lungo saluto. Ritrovarsi, dopo essersi persi di vista e mai con il cuore.