Juventus, Torino e l’idolo Insigne: alla scoperta di Vincenzo Millico
Scuola granata, con un passato anche alla Juventus. Vincenzo Millico ha sempre avuto la fama del predestinato, dall’esordio in Serie A al gol in Europa League. Adesso per l’attaccante una nuova sfida per rilanciarsi, affascinante e in una piazza importante: la Serie C con il Foggia.
Dalla Juve al Torino
Classe 2000, nasce a Torino e inizia a giocare nelle giovanili della Juventus dove rimarrà fino ai 14 anni. Il suo destino si incrocia con quello di un altro classe 2000, Moise Kean. Nell’estate in cui Millico passa dalla Juventus al Torino, Kean fa il percorso inverso approvando in bianconero. Vincenzo era considerato ancora poco maturo per stare tra i grandi ma il duro lavoro lo ha portato a dimostrare il contrario. Il destro è il piede naturale, esaltato da un movimento quasi ossessivamente cercato nel corso delle gare: da sinistra verso il centro, per poi inventare. E non a caso è Lorenzo Insigne il suo mito, un giocatore che ha costruito le sue fortune proprio in quella zona di campo. Come il campione di Fuorigrotta, l’11 della Primavera granata non è di fisico statuario, ma fa della velocità e del dribbling le sue armi predilette. Protagonista di un avvio di stagione strepitoso con la maglia della Primavera: 13 gol in 8 partite, quattro doppiette e una tripletta. Un gol ogni 53 minuti rappresentano un bottino impressionante. Un nuovo talento sta crescendo nelle fila dei granata. Proprio al Torino si è conquistato convocazioni su convocazioni in Nazionale Under 19 e la prima chiamata tra i grandi in Serie A. 30 dicembre 2017 e il Toro, allora allenato da Mihajlovic, pareggia 0-0 contro il Genoa. Millico rimane in panchina e, pochi giorni dopo, replica nella sfida di Coppa Italia allo Stadium contro la Juventus, fatale per il destino dell’allenatore serbo.
L’esordio in Serie A, il gol in Europa League e ora la chiamata del Foggia
Via Sinisa dentro Walter Mazzarri, che lo segue con grande attenzione fino a portarlo in prima squadra. Inizialmente in panchina contro Roma, Inter, Spal e Udinese. Poi il 24 febbraio 2019 la gioia più grande: l’esordio in A contro l’Atalanta, seppur per poco più di un minuto. Un infortunio lo ferma, poco dopo il debutto: il ritorno in campo il 24 aprile 2019, nella ripresa della sfida tra Torino e Napoli Primavera, vinta dai granata. Mazzarri lo riporta tra i grandi per la sfida in Europa del 1 agosto 2019. L’attaccante classe 2000 entra al minuto 76 della sfida di ritorno tra il Torino e il Debrecen valida per il secondo turno preliminare di Europa League. Al 93′ scrive il suo nome nel tabellino dei marcatori con un colpo di testa dopo la respinta del portiere Nagy. 17 minuti per scrivere la storia: con i suoi 18 anni e 354 giorni Millico diventa il più giovane marcatore del Torino in tutte le competizioni. Ma a fine partita parla già come un veterano: “Sono molto felice per la vittoria e per il gol. È stata una bella emozione: ho voluto condividere la gioia con i miei compagni. Questa è una squadra molto unita: siamo tutti amici e questo facilita il compito di ambientamento per noi giovani. La prima cosa che hanno fatto i miei compagni al rientro negli spogliatoi è stata sgridarmi per gli errori che avevo commesso, ma è giusto così: qui c’è solo da imparare“. Dopo gli anni granata nel 2021 passa al Frosinone. Nella stagione successiva è nuovamente prestito, questa volta al Cosenza. Nell’estate del 2022 si trasferisce definitivamente al Cagliari dove disputa 16 partite tra Serie B e Coppa Italia. Dopo 6 mesi e 10 partite con l’Ascoli, ora il giocatore è pronto a ripartire dalla Serie C con il Foggia.