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Allegri lancia Miretti in Serie A. La sorpresa del centrocampista: “Ma chi, io?”

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Uno dei giovani del momento è senza dubbio Fabio Miretti. Un talento tanto ammirato in Primavera e che sta confermando le sue qualità anche con l’U23 della Juventus. L’allenatore Zauli ci ha messo poco a consegnargli le chiavi della mediana, dopo l’esordio in C del 13 febbraio scorso. Una crescita esponenziale per il classe 2003, inserito anche dal The Guardian come uno dei prospetti più interessanti del panorama mondiale. Prima il suo apporto decisivo in Youth League, poi lo spazio in Serie A. Nei minuti finali di Juventus-Salernitana, alla sua sesta convocazione in classe maggiore, Miretti ottiene infatti l’esordio.

Al 90+1′ Allegri sostituisce Cuadrado e lancia il giovane Miretti: 4 i minuti in campo per lui. Simpatico siparietto nei momenti precedenti al debutto. L’allenatore si gira e lo cerca: “Dov’è Miretti?“. Il centrocampista si era appena seduto e risponde sorpreso: Ma chi, io?. Il classe 2003, dopo la Champions League contro il Malmö, ottiene un altro importante traguardo e scende bene in campo, ricevendo anche i complimenti di Allegri dopo un bel recupero palla: “Bravo Mire!

La gioia è grande, e il giovane centrocampista lo ha anche confessato ai microfoni di JTV nel post partita: “È stata un’emozione assurda. È un sogno che fanno tutti nel settore giovanile, io ho avuto la fortuna di arrivare a giocare nello stadio della mia squadra del cuore. Sono tifoso della Juve sin da bambino, quindi è stata un’emozione indescrivibile“. 

Da principe a principino: Miretti, l’erede di Marchisio

Miretti come Marchisio. Fare paragoni non è mai semplice, e nemmeno bello, ma in questo caso le similitudini sono davvero tante per non farli. Entrambi cresciuti nel vivaio bianconero, Miretti con una parentesi iniziale al Cuneo, crescono e vedono il proprio ruolo modificarsi. Marchisio da attaccante passa a centrocampo, mentre Fabio da trequarti arretra il suo raggio d’azione a mezzala. Una scelta indovinata e azzeccata viste le qualità tecniche del classe 2003. Gestione e controllo del pallone, verticalizzazione, visione di gioco, personalità e, soprattutto, una spiccata dote nell’inserimento, proprio come in occasione della rete segnata al Trento domenica. Un mix che ricorda senza ombra di dubbio il ‘principino’ più conosciuto. Un giocatore elegante in campo, come veniva definito anche Marchisio, capace di rubare la scena con le sue giocate. 

Credits Martina Cutrona

Da promessa bianconera all’esordio in Champions. Ora anche la Serie A

Allegri lo osserva sin dal suo ritorno alla Juventus. Dal ritiro ha già adocchiato due o tre giovani in grado, nel corso della stagione, di poter fare il salto con la prima squadra. Miretti è tra questi e già con il Napoli ha l’occasione di andare in panchina. Il classe 2003 viene rimandato in U23 in attesa del momento buono per esordire. Intanto Miretti gioca e incanta le platee dei campi di Serie C con gol e assist, molti dei quali decisivi per i giovani bianconeri. L’occasione è lì, dietro l’angolo, serve solo pazientare. E’ l’8 dicembre quando la lavagnetta segna in verde il numero 47: Fabio è il tuo momento, fuori Bentancur e dentro il giovane classe 2003. E’ il più giovane esordiente della Juventus in Champions League. Un’emozione poi liberata anche sui social: doppia foto che ritrae lui da bambino con la maglia bianconera e l’abbraccio con i compagni dopo Malmö. Un sogno che si è avverato e atteso da anni. Dopo la Champions la Serie A, un altro passo che il nuovo ‘principino’ bianconero spera di compiere ben presto. 

A cura di Simone Brianti