Miretti continua a bruciare tutte le tappe. Dopo le due da titolare in Champions League, il ct Mancini continua a mettere gli occhi su di lui in ottica Nazionale. “Miretti due anni fa era nell’Under 23, ora titolare nella Juventus. Certo, può aiutare”: queste le parole dell’allenatore che lo ha già convocato per uno stage. Il tutto a neanche due anni dall’esordio in Serie C, sempre in maglia bianconera. Quella maglia che Miretti ha vestito sin dall’età di 8 anni, ovvero da un anno in più rispetto ad una leggenda juventina come Claudio Marchisio. Una vita alla Juve, per Miretti e Marchisio. Due profili simili, due prodotti del settore giovanile bianconero. La programmazione che paga. La sensazione che la Juventus Next Gen stia facendo bollire in pentola altri possibili futuri punti fermi per la squadra di Allegri.
Dopo Juventus-Roma, Massimiliano Allegri ha dichiarato: “Miretti ha giocato da veterano“. Un atteggiamento, un modo di porsi in campo che richiama quello del Principino Claudio Marchisio, che ha scalato con personalità le gerarchie della Juventus. Dalla Serie B con Deschamps all’esordio in Champions League con Claudio Ranieri. Fino agli scudetti vinti con Conte e Allegri. Ma se si parla di Champions, Miretti ha già superato l’illustre predecessore.
Marchisio ha infatti esordito in Champions League nel 2008, all’età di 22 anni, contro l’FC Petrzalka. Si trattava di un turno preliminare, vinto dalla Juventus. Marchisio esordisce dunque nella fase finale della Champions League un mese dopo, contro il BATE Borisov. Miretti ha evitato i fastidi dei preliminari, non più richiesti alle squadre italiane, per catapultarsi direttamente nel sogno. Il giovane talento ha già esordito in Champions l’8 dicembre 2021 contro il Malmoe, all’età di 18 anni. Ben quattro anni prima rispetto al Principino.
In questa stagione, poi, la possibilità di affrontare il PSG di Messi, Neymar, Mbappé e mettersi in mostra a tutta Europa. Cercherà di aiutare i suoi compagni con la corsa, le sue doti tecniche, la capacità di inserimento e la visione di gioco. Tutte caratteristiche che hanno richiamato alla memoria, di addetti ai lavori e tifosi, le prestazioni di Marchisio. Ed in effetti il parallelismo tra i due continua a riproporsi su più piani.
Piccola curiosità: Marchisio, in maglia Juve, non ha mai affrontato il PSG in gare ufficiali. Ma, nell’estate 2017, il Principino ha realizzato una doppietta contro i parigini in un’amichevole all’Hard Rock Stadium di Miami. Chissà che Miretti stasera contro il PSG non possa coronare un ulteriore sogno. Realizzando in gare ufficiali quello che ha fatto in amichevole il suo “fratello maggiore” bianconero.
Alla Juventus sin da bambini. Posizione in campo e caratteristiche simili. Stessa voglia. Stessa fame. Stesso Percorso. Perché entrambi sono partiti dalle categorie inferiori. Marchisio in Serie B, Miretti in Serie C. Hanno lavorato sodo. Hanno sudato. Si sono guadagnati con forza e determinazione un posto in un centrocampo di campioni. Marchisio nei cuori dei tifosi della Juventus c’è già da tempo. Miretti vuole fare di tutto per entrarci il prima possibile.
Anche l’azzurro unisce i due. La storia di Marchisio con la Nazionale italiana è conosciuta. Oltre alle convocazioni negli stage e le parole di stima di Mancini , questa estate per lui c’è stato anche l’esordio con l’Under 21 di Nicolato, che ne ha parlato in questo modo: “un giocatore che vede calcio, di grande avvenire, vede giocate e corridoi interessanti”.
I percorsi di Marchisio e Miretti evidenziano la volontà di programmazione della Juventus, che in questi ultimi anni passa inevitabilmente per la Serie C e la Juventus Next Gen. Ma mette alla luce anche la volontà della società bianconera di valorizzare i talenti inseriti nel club sin dalla giovanissima età. Interessante inoltre come il profilo dei due ricalchi alla perfezione quello del centrocampista moderno, tuttofare, dotato sia di visione di gioco che di forza fisica. E ci si aspetta inevitabilmente che dalla squadra impegnata nel campionato di Lega Pro esca fuori un nuovo centrocampista che possa ricalcare le orme di Marchisio e Miretti.
In questo senso, occhi puntati su una possibile esplosione di Gabriele Mulazzi, che ha giocato questo pomeriggio proprio contro il PSG in Youth League. Può giocare sia da terzino che da centrocampista. Giocatore moderno, duttile, che cerca di combinare corsa e tecnica. La Juventus sempre pronta a lanciare nuovi talenti.
Perché la programmazione paga. Perché la Juventus crede fortemente nei suoi giovani talenti.
A cura di Andrea Finiu
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