Modena, ecco Longo: “Arrivo con la testa giusta. Inter? Troppi prestiti”
Un talento in cerca di rilancio per il Modena. Sotto la Ghirlandina, proprio prima del derby pareggiato con la Reggiana, è approdato Samuele Longo, attaccante scuola Inter, tra i più promettenti calciatori italiani una decina di anni fa, che si appresta a vivere la sua prima esperienza in Serie C.
Il “buongiorno” di Longo: “Non pensavo di finire in C”
Presentandosi alla stampa, Longo ha raccontato le sue sensazioni per l’arrivo in casa dei Gialli: “Se dieci anni fa mi avessero chiesto dove sarei arrivato oggi, non avrei mai pensato di essere in C, perché sono ambizioso e so dove posso arrivare. Ho scelto Modena perché è una piazza importante e voglio aiutare a raggiungere l’obiettivo comune della Serie B. Negli anni con l’Inter, non so cosa sia mancato per affermarmi, ma non ha aiutato il non avere una continuità di squadra, visto che sono stato mandato più volte in prestito. In alcuni casi avrei voluto continuare in un posto, ma non è stato possibile, poi non aver reso come speravo ha aiutato ancora meno. Le esperienze positive” – racconta – “sono state tre, tutte in Spagna: Espanyol, perché giocavo con i grandi ed ho giocato spesso pur avendo solo 19 anni, le altre sono Girona e Tenerife, dove ho fatto molto bene, soprattutto con il Girona, con cui siamo saliti in Liga e quindi sono orgoglioso di questo”.
“Son venuto a Modena con la testa giusta”
Sulla possibilità di inserirsi in questo Modena, l’ex-Vicenza dice: “Ritagliarmi spazio? Mi calo in questa nuova realtà con il massimo rispetto di tutti, sapendo che ho tanta voglia di dimostrare le mie qualità. Io sono venuto qui con la testa giusta, poi ovviamente le scelte toccano al mister. Mi adatto in diversi schemi tattici, per me l’importante è l’atteggiamento. Nell’ultimo periodo a Vicenza ho fatto addirittura il trequartista, oltre ad aver già giocato prima e seconda punta in passato”.
I primi dialoghi con Tesser
I primi dialoghi con tecnico e compagni sono stati positivi: “Tesser? Ovviamente lo conosco di nome e perché l’ho affrontato come rivale in diverse esperienze. Non gli avevo mai parlato prima, ho trovato una persona pacata che dice le cose in faccia, poi credo che la carriera parli per lui, non c’è molto da aggiungere. Con il gruppo mi trovo bene, è molto coeso, nonostante sia qui da soli tre giorni non ho avuto alcuna difficoltà. Ho già giocato con altri quattro ragazzi di questa squadra in carriera, per cui mi aspetto che questo sia d’aiuto”.
Le esperienze in Spagna
Le esperienze in Spagna per Longo sono state sicuramente le più proficue: “Il calcio spagnolo è più congeniale a me? Forse quelle due stagioni sono state le uniche in cui ho avuto fiducia e continuità, giocavo in squadre con grandi possibilità dove abbiamo anche raggiunto una promozione, per un calciatore è importante”.
In chiusura, l’attaccante veneto ha parlato della sfida con la Reggiana, vissuta in panchina: “Derby? Una partita equilibrata, in cui hanno iniziato meglio loro, poi siamo venuti fuori noi. Si sono affrontate le due squadre più forti del campionato. L’abbiamo dimostrato in campo e per come si è sviluppata la gara il punto è importante. Purtroppo, l’espulsione ha cambiato le carte in tavola, ma la sensazione era che si poteva vincere. L’atmosfera dello stadio è stata stupenda, non sembrava di essere in C, mi è capitato di giocare al “Mapei” contro il Sassuolo, ma la cornice non era assolutamente quella. Spero che i tifosi ci diano sempre la spinta per arrivare bene a fine stagione. Il campionato è lungo e chi avrà più costanza verrà premiato”.
Il commento del d.s. Davide Vaira
Successivamente è stato il d.s. Davide Vaira a commentare l’arrivo di Samuele Longo, che a fine gennaio aveva parlato di mercato chiuso per i Gialli: “La verità è quella che ho detto in conferenza. Il 24 gennaio noi davvero non avevamo intenzione di intervenire. Poi Bonfanti ha avuto quel problemino muscolare ed abbiamo subito avuto una riunione con la società. Non essendoci sentiti sicuri a livello numerico, le chiacchiere fatte a dicembre sono tornate utili ed abbiamo preso Samuele, che è sempre stata la nostra unica scelta. Se Nicholas non si fosse fatto male, non avremmo preso nessuno in attacco”.
Un pensiero anche alla sfida con l’altra capolista: “Per capire chi la spunterà tra noi e la Reggiana, ci vorrebbe la sfera di cristallo, ma è anche vero che pochi campionati si sono decisi a gennaio/febbraio. I momenti decisivi saranno a marzo/aprile, quando mancheranno otto giornate. La partita dell’altra sera è stato uno spot per il calcio, nel momento in cui la A gioca davanti a cinquemila tifosi, abbiamo avuto una cornice di pubblico che non c’entra nulla con la categoria. Ringrazio i tifosi perché sono stati fantastici nel sostenerci dall’inizio alla fine. Prestazione importante da parte nostra, abbiamo tenuto duro all’inizio, poi abbiamo avuto la partita in mano contro un’ottima squadra, ben allenata ed organizzata”.
“Non abbiamo mai avuto – dice Vaira – “sensazione di difficoltà, anche se dispiace per l’espulsione, perché in quel momento sembravamo averne di più, ed infatti anche rimanendo in dieci non abbiamo sofferto ma anzi abbiamo avuto due-tre opportunità pericolose. Questo dimostra che abbiamo una condizione fisica encomiabile, senza dimenticare che abbiamo giocato domenica a Chiavari contro un’Entella che ad oggi considero al pari di Modena e Reggiana: è servito il miglior Modena per batterla”.
A cura di Salvatore Fratello
Credits foto: Modena F.C. 2018