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Sulle orme di Buffon: Narciso e Ginestra, sfida tra quarantenni con i guantoni

L’esperienza al potere… anzi, in porta. La sfida tra Modena e Fermana, in programma oggi al “Braglia”, non sarà soltanto un confronto tra “Canarini”, visto il soprannome in comune tra i due club. Ma metterà di fronte due veri e propri “immortali” con i guantoni.

A difendere la porta degli emiliani, infatti, vista la squalifica del portiere titolare Riccardo Gagno, sarà il vice Antonio Narciso, 41 anni compiuti lo scorso ottobre. Mentre dall’altro lato, ultimo bastione della formazione marchigiana sarà la certezza Paolo Ginestra, che fra meno di un mese spegnerà 43 candeline. Un’autentica rarità, di questi tempi, trovare nella stessa gara due portieri titolari over40 in un campionato professionistico. Ancor più curioso se pensiamo che le carriere dei due protagonisti, spesso impegnati in Serie C, sono state vicine ad intrecciarsi in un paio di occasioni. Con esperienze nelle stesse piazze a pochi anni di distanza. Al momento c’è però un “collega” che fa meglio di entrambi. Ovviamente si tratta di Gigi Buffon, ad un passo dai 44 anni (compleanno il prossimo 28 gennaio), che difende i pali del Parma.

Il viaggio di Antonio Narciso: dalla Puglia all’Emilia, passando per mezza Italia

Cominciata nella sua Trani, la carriera di Antonio Narciso prosegue a Bari dove, nell’ultima di quattro stagioni da riserva, arrivano anche 6 presenze in A. Dal 2001 in poi, l’estremo difensore classe ’80 viaggia per tutta Italia, vestendo le maglie di Triestina e Gubbio per poi approdare a Martina Franca. Prima vera possibilità di giocare da titolare fisso in Serie C, che gli apre le porte del campionato cadetto. In tre stagioni a Modena in cui è il vice di Frezzolini, riuscendo però a giocare diverse gare. Negli anni successivi, Narciso si impone come portiere titolare anche in B, dividendosi tra Albinoleffe, Grosseto e seconda esperienza, stavolta da numero uno, a Modena.

Credit foto: Modena F.C. 2018

Rimasto invischiato nella vicenda calcioscommesse, il portiere pugliese ha l’opportunità di ripartire nel 2013 proprio dalla sua regione, vestendo la maglia del Foggia per tre anni. Dapprima sotto la guida mister Padalino e poi con Roberto De Zerbi, arrivando a giocarsi anche la promozione in B. Chiusa l’esperienza in terra dauna, Narciso vive le ultime stagioni da titolare con Gubbio, Teramo e Sicula Leonzio. Prima di tornare per la terza volta a Modena, dove dal 2019 ricopre il ruolo di riserva di lusso, ma soprattutto uomo di importanza strategica per lo spogliatoio. Come confermato dalle parole dei tecnici che lo hanno allenato, tra cui lo stesso Attilio Tesser.

Paolo Ginestra: il pararigori marchigiano, decano della Serie C

Il lungo viaggio nel mondo del calcio per Paolo Ginestra parte da Fano, a poco più di 40 km dalla natìa Pergola, nella provincia di Pesaro – Urbino. L’estremo difensore marchigiano si trasferisce alla Triestina un paio di anni prima di Narciso. Passando poi alla Maceratese ed al Lecco, prima di approdare al Milan, che lo gira prima in prestito al “mitico” Castel di Sangro e poi, in uno dei tanti scambi dei primi anni Duemila, all’Inter. I nerazzurri lo mandano a due passi da Modena, in quel Sassuolo che navigava in C2. Con i neroverdi Paolo vivrà un’esperienza da titolarissimo durata due stagioni, prima di tornare nuovamente nelle sue Marche, alla Vis Pesaro. Accarezzata la A a Livorno, dove viene convocato ma non esordisce mai, viene prestato all’Albinoleffe. La sua unica vera esperienza in Serie B, proprio qualche anno prima dell’arrivo del collega pugliese.

Credit foto: Fermana F.C

Da questo momento in poi, Ginestra diventa un punto fermo della Lega Pro. Prima la lunga esperienza con la Ternana, poi nel 2010 il Grosseto, in B, pensa a lui proprio per sostituire Narciso, infortunatosi al ginocchio, ma l’affare non si concretizza. L’estremo difensore va a Pagani, prima di approdare al Foggia, anche qui un paio di stagioni prima dello stesso Narciso. Con il fallimento dei rossoneri, Ginestra si accasa a Forlì, tornando poi a Fano (tre stagioni in D). L’esperienza con la Casertana, nel 2016/17, è l’ultima prima del definitivo approdo a Fermo.

Credit foto: Fermana F.C

Escludendo sei mesi con il Notaresco, il numero uno classe ’79 ha vissuto le ultime cinque stagioni con la maglia della Fermana, salendo agli onori della cronaca nazionale nella scorsa stagione, in cui parò sei rigori complessivi (due nell’incredibile 0-0 a Carpi) su dodici tirati, risultando uno dei migliori portieri in questa specialità nei campionati professionistici europei. Quest’anno, partito come riserva, Ginestra è tornato titolare dall’arrivo di mister Riolfo, prendendo per mano i Canarini marchigiani e portandoli, domenica dopo domenica, fuori dalla zona calda della classifica.

A cura di Salvatore Fratello

Redazione

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