Modena, Pergreffi: “Futuro? Qui mi sento a casa. Rivetti come un padre di famiglia”
Capitano e baluardo del Modena, Antonio Pergreffi è il simbolo della promozione dei gialloblù. A distanza di sei anni gli emiliani tornano in Serie B e il centrale ci ha messo poco ad entrare nel cuore dei tifosi. Arrivato nella scorsa stagione alla corte del Modena, Pergreffi ha raccolto, in due stagioni, ben 71 presenze totali. In questa straordinaria cavalcata è stato uno dei protagonisti, in campo e fuori, perché un capitano deve saper guidare i compagni anche lontano dal terreno di gioco.
Oltre al compito di fare girare la fase difensiva, si è reso partecipe di un paio di gol importanti. Imolese e Virtus Entella le sue vittime, valse poi sei punti ai gialloblù. Nemmeno l’infortunio al ginocchio l’ha tenuto fuori a lungo, poche partite e via in campo di nuovo per aiutare la sua squadra. Lo stesso Pergreffi si è raccontato, nell’intervista con Gianluca Di Marzio, tra promozione e il futuro con il Modena.
Modena, Pergreffi: “Giocare davanti a tanta gente emozione incredibile”
Pergreffi ha sottolineato l’importanza di una piazza come Modena, dove c’è passione e tanto attaccamento alla squadra: “Fa un certo effetto tutto ciò, quando abbiamo giocato in casa l’ultima partita c’erano 17mila persone: era un’emozione incredibile, soprattutto per la Serie C dove non è scontato venga così tanta gente. Credo che l’esempio di Palermo, dove ci sono oltre 32 mila persone, sia una cosa bellissima sia per i giocatori che per la città e viverla così è una cosa perfetta“.
Il difensore degli emiliani si è poi soffermato sull’andamento dei playoff e su cosa potrebbe fare la differenza: “Analizzando il percorso, quello migliore è stato fatto da Padova e Reggiana. Finire un campionato con più di 80 punti e non vincerlo significa che è stata fatta una cavalcata davvero importante. Se dobbiamo analizzare i dati, secondo me, una delle due meriterebbe di andar su. Entrare come secondi non facilita le cose, chi arriva quarto o quinta ha più entusiasmo. Non è vero che arrivare secondi si è più avvantaggiati, l’ho provato io stesso”.
Pergreffi su Rivetti: “Persona fantastica. Ha sempre creduto nel progetto”
Importanti le parole spese da Pergreffi nei confronti del Presidente Rivetti: “E’ una persona fantastica perché quando parla, lo fa col cuore in mano, come se fosse un padre di famiglia. Ci ha fatto un discorso importante durante il ritiro a Fanaro, un discorso bello e intenso. Ci ha trasmesso sostanzialmente ciò che serviva per riportare Modena dove meritava di arrivare. Ha toccato valori umani. Ha costruito una cosa importante e ci ha sempre creduto in ciò che ha svolto, ha portato avanti il suo credo e ha avuto ragione”.
Il capitano del Modena ha posto l’attenzione anche sul suo futuro: “La mia intenzione è quella di rimanere, è una mia seconda casa, mi trovo da Dio, sto bene. Con la società ci apprezziamo a vicenda. Tesser? Il mister nei momenti di difficoltà è sempre stata una persona equilibrata.Non ci ha mai trasmesso tensione o ansia, ci ha fatto vivere le settimane in maniera perfetta”. Infine si sofferma sul gruppo: “Nello spogliatoio Gerli e Azzi sono stati un po’ i protagonisti di questa stagione, ma non solo loro. Tutti i ragazzi, dal primo all’ultimo, hanno dato un contributo importante. Un esempio è Marotta che si è fatto male, ma non ha mai mollato ed è stato con noi dandoci la carica e la spinta giusta. Se posso citare qualcuno in particolare cito lui che ci ha fatto fare qualcosa di importante. Cito anche Armellino e Scarsella due che mi hanno veramente impressionato sotto tutti i punti di vista”.
Testa a tesa con la Reggiana
Sul testa a testa con la Reggiana Pergreffi torna sull’aspetto dei tifosi: “Penso che la spinta del pubblico sia stata veramente importante. Modena è stata anche un po’ scottata in passato a partire dal fallimento, passando per gli anni di ripresa e di rinascita. Riportare 17 mila persone allo stadio è un traguardo importante; c’è stato da parte loro un incitamento anche quando eravamo sotto e non solo quando siamo andati sopra, credo per i tifosi sia stata una bella soddisfazione soprattutto per questo duello con la Reggiana”.
Un pensiero anche sulla prossima stagione in Serie B: “Sognare non costa nulla, essere in Serie B penso sia un’emozione unica, vai a giocare su campi importanti, contro squadre forti. Hai la possibilità di giocare a calcio in maniera diversa rispetto alla Serie C. Mi aspetto una Serie B molto divertente, bella, lottata sia per la zona salvezza che per la vittoria del campionato. Speriamo di essere nelle posizioni importanti anche noi”. In chiusura due parole sulla sfida contro il Sudtirol di Supercoppa: “Adesso dobbiamo giocare sabato l’ultima partita e cercare di portare a casa questo trofeo, chiudendo l’anno nel migliore dei modi”.
Di Antonio Palladino