Dal ko di Montevarchi alla gioia: Modena, un Bagno di emozioni!
“Abbiamo fatto una cavalcata fantastica, questi dieci mesi sono stati un film splendido anche se non siamo partiti benissimo e dopo Montevarchi mi chiedevano di esonerare l’allenatore”. Riavvolgendo il nastro sulla stagione del Modena 2021/22, viene quasi naturale partire dalle parole pronunciate qualche settimana fa dal presidente Carlo Rivetti. Già, perché le prime settimane dell’avventura che ha portato alla vittoria del girone B di Serie C al termine di un testa a testa da brividi con la Reggiana non sono state semplici, complici i risultati sul campo. “Avrei preferito iniziare vincendo subito – aveva ricordato Rivetti – ma i nove mesi successivi sono stati emozionanti per quello che abbiamo costruito”.
Dalle richieste di esonero alla cavalcata trionfale: la stagione del Modena
Dieci lunghi mesi. Avviati sulle scorie della delusione per l’eliminazione dai playoff 2020/21 per mano dell’Albinoleffe, in una partita-incubo. Qualificato fino al 90′, il Modena perse per 2-0 in casa in pieno recupero. La parola chiave, affiancata alla svolta societaria, è stata “rivoluzione”: a Modena arrivano nomi di altissimo spessore per la Serie C come Scarsella, Mosti, Longo, Magnino, Renzetti, Minesso, Marotta, Ogunseye e Tremolada. Se in Coppa Italia la squadra di Tesser parte con il sorriso, passando sul campo della Vis Pesaro, in campionato non si può dire altrettanto. Primi 270 minuti, tre pareggi: 0-0 contro Grosseto e Teramo, 1-1 contro la Reggiana in casa. In Coppa, a metà settembre, il rubinetto del gol si apre: 4-0 all’Imolese nel secondo turno. Risultato replicato quattro giorni dopo in campionato sul campo della Fermana. Sembra l’inizio della rincorsa. Non sarà così.
Il 25 settembre, nel secondo scontro d’alta quota di stagione, al Braglia passa per 2-1 la Virtus Entella, in una serata condizionata dal rosso a Ciofani. Passano tre giorni e il Modena si rifà con gli interessi nel derby di Cesena: è Ogunseye a firmare la rimonta per 2-1 sui romagnoli. Stesso risultato nel fine settimana contro la Lucchese in casa. Risultato? Tre vittorie, tre pareggi e un ko nei primi sette turni. Il 9 ottobre si va a Montevarchi: nel Valdarno superiore il Modena si perde. Scarsella illude, Mercanti e Jallow rimontano. La tifoseria chiede l’addio con Tesser, la proprietà non ci pensa nemmeno. Avrà ragione.
Dal 16 ottobre ha il via il vero campionato del Modena: 2-0 a Viterbese e Carrarese in casa, vittorie in trasferta a Pescara, Olbia e Siena, sorpasso ai rigori sul Piacenza in Coppa Italia. A metà novembre, con il 2-1 alla Vis Pesaro al Braglia, la serie di vittorie consecutive sale a quota sei. A quel punto la vetta, occupata dalla Reggiana, è distante appena due punti. Erano otto dopo Montevarchi. Ma Minesso e compagni devono ancora scrivere la storia.
Il 20 novembre è sfida all’Ancona in trasferta, contro un avversario in piena quota playoff. Lo decide il solito Fabio Scarsella. Autore di una tripletta nel 6-1 alla Pistoiese del turno successivo. Cadranno poi a domicilio Imolese e Pontedera, sconfitte per 2-1, e Gubbio e Grosseto in casa, ko rispettivamente per 3-2 e 2-1. Sotto l’albero di Natale, con 20 partite giocate, i gialloblù ci arrivano a quota 48 ma condividendo la vetta con la Reggiana, che ha gli stessi punti. Passerà un mese, causa Covid, per rivederle in campo.
Il Modena riattacca la spina come aveva finito il 2021. Inizia il 2022 superando per 2-0 la Fermana, poi chiude un cerchio contro la Virtus Entella, primo avversario a battere i canarini. In Liguria il 30 gennaio finisce 2-1 per il Modena, con la squadra di Tesser che ha frantumato tutti i record di serie C e continua a battere se stessa. 14 vittorie di fila, a – 3 dal primato nazionale dell’Inter di Roberto Mancini. Che non sarà però superato.
Due febbraio 2022. Davanti a oltre 10mila tifosi, Reggiana-Modena termina 0-0, anche se le squadre si affrontano a viso aperto, anche se dal 73’ gli ospiti restano in 10 per l’espulsione di Gerli (somma di ammonizioni). Un punto a testa per una notte comunque magica. Nelle sei partite successive la squadra di Tesser scopre la bellezza del “corto muso”: vittorie senza prendere gol contro Cesena Montevarchi, Viterbese e Pescara, pareggio per 0-0 a Lucca e pass per 2-1 sul campo del Teramo, dove è decisiva la doppietta di Tremolada dopo il vantaggio di Arrigoni su rigore. A fine febbraio il Modena è a quota 71 punti, più in alto di tutti e a +5 sulla Reggiana.
Giochi chiusi? No, perché il 6 marzo al Braglia arriva l’Olbia di King Udoh. L’attaccante classe 1997 dell’Olbia, cresciuto proprio a Reggio Emilia, firma una doppietta nell’1-2 dei sardi. E la Reggiana si ripresenta a -2, quando alla fine del campionato mancano otto giornate. Il Modena però ha la voce “reazione” tra le stelle polari del suo cammino: passa a Carrara per 2-3 con doppietta di Minesso, pareggia in casa contro il Siena poi ne fa tre a Vis Pesaro e Ancona. Nel mezzo, la Reggiana torna a -5. Ma la giostra presenta ancora un imprevisto. Domenica 3 aprile: i gialloblù vanno a Pistoia e tornano senza punti dalla sfida contro la terzultima, decisa da Bocic. Nella stessa domenica la Reggiana non va però oltre il 2-2 a Viterbo. Quattro punti di distanza a 270′ dal termine.
Altro giro, altra cosa. Sabato 9 aprile. Al Braglia ecco l’Imolese, penultima. Minuto 90, punteggio sull’1-1. Ci pensa…Riccardo Gagno: esattamente il portiere del Modena. Che rinvia da casa sua e beffa, complice un rimbalzo, il collega avversario Rossi. Una gioia pazzesca, quella del numero uno del Modena che proprio prima della sfida all’Imolese aveva confidato ai compagni: “Oggi ve la risolvo io”. Magari pensava di poter essere decisivo con qualche parata (sul rigore dell’Imolese come lui stesso dirà post gara), invece lo è stato con un gol incredibile. Il resto è storia. E porta alla notte del Braglia, quella della festa. Il Modena è calcisticamente risorto. E ora si gode la B che verrà.