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Modric e i suoi fratelli. Tanti gli ex di squadre di C a giocare con lui

Luka Modric

Credits: gianlucadimarzio.com

La carriera di Luka Modric è piena di grandi successi e riconoscimenti. Il centrocampista croato ha raggiunto tutto quello che un calciatore vorrebbe vincere e aver giocato con lui è stato sicuramente un onore per chiunque. Sono centinaia e centinaia i giocatori che hanno potuto condividere lo spogliatoio con lui. Tanti campioni, con alcuni che hanno potuto anche calcare i campi della nostra Serie C o che hanno giocato in squadre che attualmente si ritrovano nel campionato.

Esordendo in punta di piedi

In Croazia lo sport è un vero e proprio mantra. Il paese è piccolo, ma la voglia dei giovani di immergersi nello sport è tantissima. Ogni anno sono tanti i giovani sfornati dalle fucine di talenti di questo Paese, con il calcio che ha la più chiara rappresentazione di talento proveniente dalla Croazia: Luka Modric. La sua chioma bionda allo Zadar se la ricordano benissimo, specialmente perché lo hanno cresciuto. Per mettersi in mostra ci mette pochissimo tempo, tanto che la Dinamo Zagabria punta fortemente su di lui.

Ben sei gli anni passati con la maglia più prestigiosa di Croazia, che lo ha visto incontrare alcuni dei talenti più iconici del paese. Tanti i compagni passati e gli attaccanti che hanno avuto il piacere di ricevere i suoi passaggi, con anche un ex Pro Vercelli tra di essi. Nella stagione 2006-2007, infatti, è Anderson Costa uno dei centravanti della Dinamo Zagabria. L’attaccante brasiliano in Italia ha passato una sola stagione, che sicuramente ricorderà per la follia della partita contro il Crociati Noceto. Fu una partita incredibile, con la Pro Vercelli che riuscì a recuperare uno svantaggio di due reti pareggiando per 3-3: a segno anche Anderson Costa.

Modric e l’impatto con il grande calcio

L’esperienza non basta mai e Modric ne ha potuta prendere a bizzeffe nel suo passaggio in Premier League. Esperienza che di certo non manca a Carlo Cudicini, che ha potuto difendere i pali del Tottenham per anni vedendo con occhio la crescita del centrocampista croato rimanendo anche in buonissimi rapporti. Il portiere la Serie C l’ha vissuta e anche in maniera piuttosto continua. Como, Prato e Castel di Sangro, prima di trasferirsi direttamente poi al Chelsea dove si è tolto parecchie soddisfazioni.

Intanto Modric iniziava un cammino glorioso anche con la nazionale, dove si può dire abbia cambiato un po’ il modo di percepire la nazionale. Se ora la Croazia è una consapevolezza del calcio mondiale è grazie anche a lui, dopo che a tracciare il percorso erano stati alcuni tra i suoi vecchi compagni di nazionale. Uno tra tutti Igor Tudor, che in Italia ha vestito anche la maglia del Siena oltre quella della Juventus.

È una grande Croazia

Quella di oggi si può dire essere una nazionale davvero forte, che però è partita dal grandi giocatori che hanno contribuito al raggiungere questo standard. Tanti compagni di viaggio per Modric, tutti che hanno reso onore al pianista di Zadar. Ne è un chiaro esempio Igor Budan, che in Italia se lo ricordano bene. Per lui le avventure a Cesena e Ancona, oltre allo storico amore con il Palermo. Parlando di attaccanti, anche Marko Livaja, Bruno Petkovic e Ante Budimir possono dirsi profili ‘celebri’ passati per squadre attualmente in Serie C che come compagni di Luka Modric. Per loro rispettivamente le esperienze con Cesena, Reggiana e Crotone.

Il suono dei palloni toccati dal centrocampista del Real Madrid è arrivato perfino a giocatori attualmente presenti in Lega Pro, come Mario Situm che figura insieme a Modric nella rosa della Croazia di inizio 2017. Non il solo attualmente in Italia, con ben tre altri giocatori ad aver condiviso lo spogliatoio con l’ex pallone d’oro e aver giocato con squadre di Lega Pro. Mato Jajalo, Mirko Maric e Martin Erlic giocano attualmente in Serie A, ma in passato hanno rispettivamente vestito le maglie di Siena, Crotone e Sudtirol. Tutti giocatori, chi più e chi meno, che hanno potuto scrivere una parte di storia in squadre attualmente in Serie C o vivere anni gloriosi delle loro storie.

A cura di Giuseppe Federici