Credit: Vis Pesaro
La Vis Pesaro, dopo la partenza di Sylla, ha ufficializzato l’arrivo di Juan Ignacio Molina dal Mori Santo Stefano. L’attaccante argentino, in un anno e mezzo, è passato dall’eccellenza alla serie C. Come? Con la formula più veloce: convincere attraverso i gol. Anche Casertana e Virtus Verona erano sulle tracce del classe 1997. Infatti il direttore della Vis Pesaro, Michele Menga, ha fatto un grande lavoro per riuscire a portarlo nelle Marche. L’occasione, per Molina, è di quelle imperdibili. La prima volta tra i professionisti, per continuare a scalare ancora.
Molina cresce nello storico vivaio del Rosario Central, una delle squadre più antiche al Mondo. Per molti argentini, infatti, è come la vera capitale spirituale del calcio. Ci sono passati giocatori di livello assoluto. Da El Trinche Carlovich e Mario Kempes, fino a Angel Di Maria dei giorni nostri. Dopo il Rosario, per il nuovo attaccante della Vis Pesaro, c’è la tappa Chacarita a Buenos Aires. Poi l’Uniòn, prima di volare verso la Spagna all’Atlètico Bembibre. Ed ecco che si profila la possibilità di arrivare in Italia per Molina. E’ un club di eccellenza a coglierla: l’Ilvamaddalena. L’impatto con il calcio italiano e con la categoria è da subito super convincente. Sono i gol a parlare: 44 in due anni. Prima con l’Ilvamaddalena e poi con Mori Santo Stefano, club con cui sarà protagonista della promozione in serie D. In questa prima di parte di stagione, l’attaccante argentino in 18 presenze in D ha messo a segno già 8 gol.
Nove si, ma non solo. Molina è un attaccante dalla stazza imponente, ma ha grande propensione a svariare su tutto il fronte offensivo e a giocare per la squadra. Una delle sue caratteristiche peculiari, infatti, è la dinamicità che possiede nonostante i 189 centimetri. Gol si, ma non solo. Tanta partecipazione alla manovra, come deve fare un attaccante di oggi. Il classe 1997 lo sa, ed è pronto a stupire anche nella sua prima tappa in serie C con la Vis Pesaro. La ricetta è sempre la stessa: quella che lo ha portato dall’eccellenza alla serie C in poco più di anno e mezzo.
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