Sempre con la valigia in mano, in giro per Italia e Europa. Dentro scarpini, tuta e un pallone da calcio, il minimo indispensabile. Gaetano Monachello ha iniziato molto presto a viaggiare, partito dalla sua Agrigento con tanta voglia di migliorarsi e dimostrare il proprio valore. L’attaccante classe ’94 ha conquistato più di 100 presenze in Serie B e 10 in Serie A, indossando anche la maglia azzurra fino all’Under 21. Arrivato a titolo definitivo al Mantova (girone A di Serie C) dopo un anno e mezzo al Modena, la punta cerca il riscatto.
Il primo step della sua carriera lo fa a Milano, crescendo alla Pinetina con l’Inter. È qui che affronta le giovanili, ben 8 anni in nerazzurro fino al prestito al Parma per affrontare il campionato Primavera e un ottimo Torneo di Viareggio. Le sue qualità colpirono anche Roberto Donadoni, tecnico della prima squadra, soprattutto per la sua rapidità e il movimento da vero centravanti, fisico e tecnico. Questo però non basterà per trattenerlo, e la stagione successiva Monachello emigrerà verso altri obiettivi.
L’attaccante, a soli 18 anni, decide infatti di accettare l’importante offerta dell’SK Tavriya Simferopol, squadra militante nel massimo campionato dell’Ucraina, con la promessa di un progetto di valorizzazione del suo gioco. Anche alcuni club di Premier League si fanno avanti, ma Monachello sceglie il ruolo di primo piano offerto dalla società ucraina. Dopo solo 4 gare, a gennaio si trasferisce di nuovo, partendo per Cipro. Con l’Olympiakos Nicosia ottiene 14 presenze e segna 7 gol. Dopodiché, il suo cartellino verrà acquistato dal Monaco di Claudio Ranieri (senza esordio), che lo girerà in prestito a Cercle Bruges (Belgio) ed Ergotelis (Grecia) prima di riportarlo in Italia.
Nella stagione 2014/2015 Monachello si accasa a Lanciano e dopo dieci giorni dal suo arrivo esordisce in Serie B. Rimarrà solo una stagione, mettendo a referto 36 presente, 7 gol e 2 assist. Nel luglio del 2015 è l’Atalanta a bussare alla sua porta, strappandolo al Monaco con un contratto triennale. Agli ordini di Reja scende in campo per la prima volta il 13 settembre contro il Sassuolo, subentrando al 70′ al Papu Gomez. Dopo qualche altro minuto e diverse panchine, parte titolare nel match contro l’Inter di Roberto Mancini, terminata 1-1, giocando per tutti i 90′. Segnerà la sua prima rete nel match di Coppa Italia contro l’Udinese, perso a causa di uno scatenato Di Natale.
Dopo 11 presenze termina la sua avventura a Bergamo. Al via poi i diversi prestiti in Serie B, a partire dal Bari per la stagione 2016/2017 (6 presenze e 3 gol, di cui una doppietta, la prima italiana, contro il Trapani). Al suo primo gol in rosanero anche i complimenti del suo vecchio amico, il Papu Gomez: “Sei un grande, testone“, il suo commento sotto al post su Instagram. A gennaio arriva alla Ternana e agosto è di nuovo cambio: Palermo. Monachello si riavvicina a casa dopo 10 anni, ed eredita la maglia numero 27, indossata da Pastore e Ilicic prima di lui. Dopo Ascoli, Pescara, Pordenone e Venezia, viene acquistato dal Modena. Passando al Mantova, Monachello indosserà la sua 18° maglia in quasi 20 anni di carriera.
A cura di Lucia Arduini
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