Monachello e le sette meraviglie col Mantova: il matrimonio perfetto
Quando è amore, è amore. Gaetano Monachello al Mantova è una delle operazioni più riuscite di tutta la storia del calciomercato invernale. Il 25 gennaio l’annuncio: “Gli auguriamo un prosieguo di carriera in maglia biancorossa ricco di soddisfazioni, personali e di squadra“. Beh, intanto l’inizio non poteva essere di certo migliore di così. Sette gol in altrettante partite per la punta di Agrigento. La doppietta decisiva alla Giana Erminio lo scorso 1 febbraio, quella alla Feralpisalò nella vittoria di mercoledì. Nel mezzo le reti contro Trento e Seregno (anche qui non una ma due). Rendimento pazzesco.
Monachello, dalla sofferenza alla gioia
Eppure prima di mettere piede a Mantova non giocava da una vita. Da inizio maggio 2021, quando con la maglia del Modena segnò sul campo della Virtus Verona il gol del momentaneo 2-3. Da lì l’intervento alla schiena che ha avuto ripercussioni anche su gamba sinistra e anca. Quindi uno stop forzato fino all’anno nuovo, inizio della rinascita. Bravo lui ad allenarsi come se niente fosse successo e a rimettersi in gioco, bravo il Mantova a volerlo a tutti i costi. Così è nato il matrimonio perfetto.
Il passato all’Inter e non solo
Ventisette anni, ma quante cose da raccontare. 18 le maglie indossate in carriera, la prima è stata quella nerazzurra dell’Inter. “È stato un salto enorme, io ero solo un ragazzino. Lì sono scresciuto tanto anche dal punto di vista umano. Quando giochi in queste grandi squadre diventi subito uomo. Ho anche vissuto gli anni del triplete con grandi campioni, andavo sempre allo stadio a fare il raccattapalle”, ci ha raccontato in un’intervista. Tanto esterno nel curriculum, a 18 anni l’ Ucraina, poi Belgio, Cipro, Belgio, Francia e Grecia: “Sentivo la mancanza di fiducia da parte dell’Inter, nonostante avessi fatto buone stagioni vincendo anche titoli da capocannoniere“. Beh, la fiducia del Mantova invece è totale. E lui la sta ripagando nel migliore dei modi.