Sogni Mondiali
Sogni e realtà. Un confine sottile a dividerli. A volte. Un confine dato dallo scorrere del tempo. Scritto dal lavoro, dalla volontà e dall’audacia. Significati che si uniscono in un Mondiale di calcio. Già, i Mondiali. Attimi eterni capaci di raccontare storie e vite. Immagini che si uniscono, intrecciano. Momenti in cui si incontrano e riconoscono sogni e realtà, appunto. Questa è la storia di tre giocatori. Croazia, Olanda, Marocco le tre Nazionali. A unirli, la Serie C. Bruno Petkovic, Andries Noppert e Walid Cheddira. Esempio di chi ce l’ha fatta. Partiti dal basso per arrivare lì, dove ogni calciatore desidera arrivare. Fallimenti e rincorse. Insuccessi e reazioni. Racconti di chi ce l’ha fatta. Aspirazione e lavoro. Sogni Mondiali.
Da Foggia ai Mondiali: il viaggio di Noppert
Figli della Lega Pro diventati protagonisti in Qatar. Dall’Italia alle proprie Nazionali. Esempi di speranza e fonti di ispirazioni. Per ogni bambino che incantato insegue quel pallone, ma non solo. Anche per chi calciatore lo è diventato. Magari in Serie C. Realtà distanti da quello che può essere un Mondiale. O forse no. Il calcio, a volte, racconta altro. Come ha fatto quest’anno. Partiamo da Noppert, il cui legame con la Lega Pro è solo indiretto. Il portiere olandese, infatti, in C non ha mai giocato. Cosa lo collega a questo campionato? Il suo passato a Foggia. Era il 2018 quando Luca Nember, al tempo direttore sportivo del club pugliese, lo portò in Italia. “L’abbiamo preso dal Nac Breda, a zer. “Ci conoscevamo già, la trattativa durò mezza giornata. Non ci ha pensato nemmeno per un’ora, ha accettato immediatamente la proposta. In realtà pare che sia stato convocato da principio come terzo portiere”, ha raccontato l’ex ds del Foggia. E sul Mondiale: “Nella sua testa questa era la possibilità di andare a vedere il Mondiale… Non di giocarlo da protagonista! Non se l’aspettava nemmeno lui di giocare. Ma Van Gaal da grande allenatore quale è ci ha visto lungo”.
Dalla Serie C ai Mondiali: Cheddira e Petkovic
Altre due storie. Un filo diretto che le lega alla Serie C e ai Mondiali. Marocco e Croazia. Cheddira e Petkovic, i protagonisti. Uno in Lega Pro ci è passato qualche anno fa. L’altro l’ha vinta pochi mesi fa. Partiamo da Cheddira. Una prima parte della stagione da sogno con il Bari in Serie B. Gol e prestazioni che valgono la chiamata al Mondiale. L’esordio agli ottavi contro la Spagna. 6 dicembre la data. Nello stesso giorno, un anno prima, era in panchina in C contro l’Avellino. 365 giorni dopo la prima in un Mondiale. Successo del Marocco, si vola ai quarti. Un percorso terminato nella ‘finalina’ contro la Croazia. Contro, l’altro nostro protagonista.
Bruno Petkovic. Anche lui la Lega Pro l’ha conosciuta, vista, vissuta. Era il 2015, la maglia quella della Reggiana. “Aveva un grande talento, ma non ancora la capacità di star dentro all’allenamento con la testa. Un talento che poi è esploso di pari passo con la sua crescita”, il ricordo di Alberto Colombo, suo allenatore in quella stagione. Qualche anno dopo la Champions con la Dinamo Zagabria e il Qatar. Negli ottavi, la gioia più grande. Il gol decisivo nella partita poi vinta ai rigori contro il Brasile. Sogni Mondiali.
A cura di Nicolò Franceschin