Pietro Iemmello, la leva calcistica made in Catanzaro
“Pietro non aver paura di sbagliare un calcio di rigore…”. Catanzaro batte Monopoli 1-2. Nelle mille emozioni del Veneziani, a farla da padrone nel primo tempo, è quanto accade tra il 28′ e il 33′. 5 minuti. Solo cinque minuti per realizzare uno scherzo del destino. Bayeye entra in area e viene steso da Loria, Rutella non ha dubbi e assegna il calcio di rigore alla squadra di Vivarini. Dagli 11 metri, per il Catanzaro, non si presenta un giocatore qualunque, sul dischetto va Pietro Iemmello, alias Lo Zar.
Catanzarese doc, cuore e sangue giallorosso e tifoso della squadra della sua città. Un peso troppo grosso, un macigno e un uragano di responsabilità ed emozioni che lo travolgono. Rincorsa, destro e Loria respinge. Pietro si tira i pantaloncini, vorrebbe strapparseli dalla rabbia probabilmente. Passano, come detto, soli 5 minuti e Guiebre scodella un pallone sul secondo palo che Viteritti di testa, trasforma nel gol dell’1-0.
“Sembrava impossibile potesse capitarmi”
“…non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”. Inizia la ripresa, Iemmello arranca, sembra non avere più fiato. Poi però il pallone rotola e quanto accade tra il 70′ e il 77′ sembra stato scritto dai migliori sceneggiatori di Hollywood. Vandeputte corre sull’out di sinistra, rientra e crossa dentro: al posto giusto, al momento giusto c’è proprio lui.
E’ 1-1. Corre verso la curva e con le mani chiede calma. Come a dire: “Tranquilli ragazzi, ci sono anche io”. Certo che c’è. Eccome. Perchè quando 7 minuti più tardi, recupera palla, mette a sedere Arena e spara all’incrocio dimostra tutta quella voglia e quanta rabbia di sia in quelle lacrime della rifinitura prima della partenza. L’esultanza è liberatoria, una corsa a mille all’ora sotto il settore ospiti che lo acclama e lo applaude. Catanzaro ha trovato il suo Re, Iemello si è preso il suo trono.
A cura di Francesco Marra Cutrupi
Credit Foto copertina: Pagina Fb Catanzaro