La settimana del Catania è stata piuttosto complicata. Lo spettro della scomparsa dal campionato però (poi scongiurato dalla proroga dell’esercizio provvisorio fino al 17 marzo), non ha impedito ai rossazzurri di battere il Monterosi per 3-1 e migliorare, contestualmente, un rendimento casalingo non brillantissimo.
“Dovremmo vincere più spesso in casa – ha raccontato Juan Cruz Monteagudo ai microfoni di ‘Corner’, secondo quanto riportato da tuttocalciocatania.com -. Con la Paganese il ko è stato immeritato. Fuori la situazione va meglio, penso alle trasferte contro Turris e Juve Stabia. Stiamo facendo progressi al Massimino. I tifosi ci sostengono e sono sempre dalla nostra parte. Festeggiare sotto la curva è bello, la gente apprezza il nostro impegno. Vogliamo vincere al di là dei i problemi societari”.
Parla già da veterano, Monteagudo. D’altronde il binomio Catania-Argentina è sempre fortissimo. Le difficoltà iniziali però non sono mancate. “Ho faticato un po’ all’inizio. Nella scelta di giocare il pallone, quando buttarlo via. Io provengo dall’Argentina, dove si gioca un calcio diverso, soprattutto nello sviluppo della fase difensiva e della tattica. La fiducia del mister e dei compagni mi ha aiutato a migliorare – ammette il difensore – ma posso fare ancora di più, come tutta la squadra.
Sapevamo che col Monterosi fosse come una finale e che potesse esser l’ultima partita ma dovevamo lasciare tutto sul campo. Dobbiamo fare punti ed era una gara importante, così come lo sarà Vibo Valentia. Idoli? Se penso al Catania dei tempi d’oro dico Spolli ma in assoluto Sergio Ramos, tutta la vita”.
E’ cresciuto esponenzialmente da inizio anno l’argentino. Ma come ha reagito all’interesse etneo? “Nel giro di un paio di giorni: ho accettato e sono arrivato. C’era un altro club di Serie C ma volevo il Catania. Cittadella a gennaio? Ho comunicato al club ed al mio agente che volevo concludere la stagione qui – spiega il classe ‘95 – sono felice e gioco. Questo conta molto, ho un contratto fino a giugno 2023, poi vedremo cosa succederà”. Felicità certamente attribuibile anche a Baldini. “Ogni giorno mi consiglia qualcosa, sa che posso migliorare sul piano della concentrazione, posizionamento e fase difensiva. E’ troppo importante che sia il mio allenatore“.
Gratitudine, garra e 29 gare in rossazzurro. Il pensiero di Monteagudo però è già al futuro. “Ci prepariamo a disputare altre due finali in chiave salvezza, con Vibonese e Campobasso. A Vibo andremo per vincere, contro una squadra già difficile da affrontare all’andata. Non capisco perché nessuno compri il Catania: la città é bellissima, il centro sportivo di Torre del Grifo da Serie A mentre la squadra è valida e può ancora migliorare in classifica. Playoff? Senza penalizzazioni saremmo già in quella zona, vedremo una volta ottenuta la salvezza. Sappiamo affrontare quelle squadre, meritiamo di finire la stagione.” Chiosa finale sul discorso stipendi. “Quando scendi in campo non ci sono altri pensieri. Giochi e ti alleni facendolo con il cuore”.
Credit foto: Facebook Calcio Catania
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