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Napoli serbatoio per la Serie C: quanti giocatori arrivati in estate

Il Napoli dimostra sempre di più grande feeling con le squadre di Serie C in fase di calciomercato. Sono infatti ben 15 i giocatori arrivati in estate dal club campione d’Italia e ora sparsi per i tre gironi di Serie C. Molti di questi sono giovani provenienti dal vivaio azzurro, vero e proprio serbatoio per la Lega Pro, mandati in prestito per crescere nel calcio dei grandi. C’è anche chi, però, si è trasferito a titolo definitivo, nella speranza nelle prossime stagioni di fare le fortune della squadra che ha creduto in loro. Di seguito, andiamo a vedere nel dettaglio chi sono gli ex Napoli in Serie C.

Napoli, nel girone A asse caldo con la Pro Vercelli

Sono cinque i giocatori che in estate sono sbarcati dal Napoli al girone A di Serie C. Tra questi, due si sono accasati alla Pro Vercelli. Il primo di questi è Alessandro Spavone, esterno d’attacco classe 2004. Dopo essere stato aggregato alla prima squadra nel ritiro estivo, è stato ceduto in prestito in Piemonte, dove, nel giro di un giorno l’ha seguito il compagno in Primavera Antonio Pesce, centravanti, anche lui classe 2004. Altro diciannovenne partito in prestito è stato poi il laterale destro Matteo Marchisano, che ha firmato con la Pro Sesto. L’ultimo prestito verso il girone A è stato poi quello di Nosa Edward Obaretin, difensore centrale 2003 accasatosi al Trento in agosto, dopo un anno da titolarissimo come fuori quota nella Primavera partenopea. Infine, c’è stato anche un’operazione a titolo definitivo, quella del terzino Filippo Costa al Vicenza. Il ventottenne rientrava dall’ennesimo prestito dopo essere stato prelevato dal Napoli nel 2019. Così, dopo l’ultima stagione in cui ha sfiorato la Serie B col Foggia, ora tornerà a inseguire la promozione in maglia biancorossa.

cioffi pontedera
Credit: Martina Cutrona

Nel girone B solo tre arrivi dal Napoli

Il girone B è stato quello con meno operazioni in entrata dai campioni d’Italia, ma sono comunque arrivati tre giocatori. Uno dei tanti profili che hanno lasciato la Primavera della società di De Laurentiis è quello di Davide Acampa. Il laterale sinistro classe 2003 si è trasferito a titolo definitivo al Rimini, con cui si è legato con un contratto fino al 2025. Si è invece mosso solo in prestito Antonio Cioffi, attaccante classe 2002 reduce dall’esperienza al Pontedera. In Toscana ha dimostrato di poter stare alla grande nella categoria, trovato continuità e anche 7 gol totali. Ora la nuova esperienza con l’Ancona, per confermarsi e puntare a un nuovo salto. Come lui, è rimasto legato al Napoli anche Francesco Mezzoni, terzino classe 2000 prestato al Perugia. Per lui si tratta addirittura del settimo prestito in Serie C, col Napoli che continua a mantenerne in controllo del cartellino.

D'Agostino Napoli
Credit: Martina Cutrona

Quanti ex Napoli nel girone C

L’ultimo in ordine di tempo è Daniel Hysaj, cugino del laziale Elseid, trasferitosi al Taranto dopo tre stagioni nelle giovanili del Napoli. Il difensore classe 2004 è però solo l’ultimo di una lunga serie di talenti mandati a crescere nel sud Italia. Restando in Campania ben tre squadre si sono rinforzate con i giovani del Napoli: Avellino, Juve Stabia e Giugliano. I biancoverdi hanno accolto in prestito la punta classe 2001 Lorenzo Sgarbi, reduce dalla stagione trascorsa con la maglia della Pro Sesto. La squadra di Castellammare ha preso invece in prestito l’ala 2004 Pasquale Marranzino, oltre al venticinquenne attaccante Leonardo Candellone, rientrato a Napoli dal Pordenone prima di essere ceduto definitivamente. Avvenuto a titolo definitivo anche il passaggio del centrocampista Valerio Labriola al Giugliano. Infine, un altro asse di mercato molto attivo è stato quello che collega Napoli e Monopoli, dove sono arrivati due giovani. Parliamo del fantasista Giuseppe D’Agostino, l’anno scorso alla Juve Stabia, e del centrocampista Gennaro Iaccarino. Entrambi classe 2003, anche loro sono partiti con la formula del prestito, che al Napoli piace tanto applicare con i club di Lega Pro.

A cura di Simone Solenghi