Chiamatelo l’uomo derby. Già, perchè in 13 presenze con la maglia dell’Audace Cerignola Samuele Neglia ha segnato due volte. Entrambe contro formazioni pugliesi. Entrambe decisive. Dopo la Fidelis Andria, ha colpito il Foggia nel 2-3 dello Zaccheria. Il suo arrivo era stato spoilerato sui social del club come una “bomba” di mercato. E Neglia ha dimostrato sin dai primi palloni toccati con la maglia gialloblù di saper spaventare per bene le difese avversarie. Per conferme, rivedere gli highlights del derby vinto dalla squadra di Michele Pazienza per 3-2 allo Zaccheria: no look di Achik, controllo perfetto e conclusione precisa. Risultato? Rimonta completata e prima vittoria sul campo del Foggia nella storia dell’Audace. Gol che torna nel tabellino del 31enne ex Bari a due mesi dalla prima – e fino ad allora ultima – volta con l’Audace. 15 settembre 2022, al Degli Ulivi di Andria: c’era stato il suo destro nell’avvio e nella chiusura dell’azione del vantaggio, con un tocco beffardo – quasi da calcetto – alle spalle del portiere avversario Savini su invito di Giofrè al 19′ del primo tempo.
Gol e sacrificio. Una vocazione, la seconda, che Neglia conosce sin dalla sua adolescenza. Nato a Torino, a 11 anni si è trasferito in Basilicata per motivi familiari e a 14 anni non ha avuto paura di traslocare ancora per andare a giocare nelle giovanili della Salernitana. Merito di un torneo con la Top 11 della Basilicata, dove su notato dagli osservatori granata. Tasto start su una carriera che lo ha portato a spasso per i campi di C e D. Avviata al Sapri e passata per la Paganese, in Seconda Divisione, dopo il fallimento della Salernitana. Una parentesi tra le fila del Melfi lo ha condotto poi alla Viterbese, maglia indossata più di 100 volte in carriera. Risultato? Ritorno in Serie con il club laziale, 13 gol e centrammo i playoff tra i pro oltre alla fascia di capitano indossata nelle fasi conclusive del campionato. Pass per un contratto triennale con il Siena, dove ha sfiorato la B: stagione 2017/18, finale playoff persa a Pescara contro il Cosenza in un’annata con Samu, come i compagni lo chiamano, protagonista di ben 11 assist. Dalla B alla D, dimensione vissuta nuovamente a Bari da protagonista con un importante contributo al ritorno dei biancorossi tra i pro. E la Puglia era nel destino: così dopo Fermana e Reggiana, eccolo a Cerignola. “Mi hanno colpito la passione e la determinazione della società, la trattativa è andata in porto grazie alla loro insistenza” spiegava al momento della firma. Da regalo di Ferragosto per i tifosi dell’Audace.
Così Neglia, silenzioso lavoratore, ha lasciato il segno in tante piazze (319 presenze, 72 gol e 38 assist in carriera). E a 31 anni è pronto a un nuovo capitolo della sua carriera. Da leader tecnico, che non ha certo paura di rimboccarsi le maniche. E per il quale il calcio non è tutto. In bacheca, insieme ai traguardi sportivi, c’è una laurea in psicologia. “Studiare e giocare a certi livelli non è facile da combinare, ma posso dire di essere sempre stato abbastanza organizzato” raccontava prima di conseguirla. “Motivazione e leadership, psicologia dello sport” il titolo della tesi scelta in Teoria e metodi di psicologia sociale e presentata con successo a dicembre del 2019 all’Uninettuno di Roma. Voto finale, 99 su 110. “Chi si ferma è perduto – le sue parole su Instagram per celebrare il traguardo all’epoca – e io non voglio mai perdermi”. Uno stile di vita, in campo e fuori.
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