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Niccolò Squizzato, gli insegnamenti di Conte e la Champions League. Ora Zeman lo aspetta al Pescara

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Niccolò Squizzato, in azione con la maglia dell'Inter Primavera

Si credeva che la casacca nerazzurra gli fosse stata cucita addosso, invece ora sembra giunta al capolinea la storia tra l’Inter e Niccolò Squizzato. Come ha affermato nell’intervista rilasciata ai nostri microfoni:Anche se da piccolo tifavo Milan. Nerazzurro lo sono diventato”. Il centrocampista classe 2002 è arrivato all’Inter quando aveva appena 7 anni e da quel giorno quei colori non li ha più lasciati. Ora invece il suo futuro è tutto da scrivere. Ma lontano da Milano, ad attenderlo ci sarà il Pescara di Zeman.

Dalle giovanili dell’Inter agli allenamenti con Antonio Conte

Niccolò Squizzato nasce a Gallarate nel 2002. Deve l’inizio della sua carriera a uno dei valori più importanti per ogni persona: l’amicizia. Si perchè il Niccolò bambino preferiva giocare nel giardino di casa, non voleva diventare calciatore. E poi? Decide di seguire il suo migliore amico e giocare nella squadra del suo paese, la Cedratese. Pochi mesi dopo arriva la chiamata di quella che diventerà la sua squadra del cuore: l’Inter. Partito dalle giovanili ottiene i primi successi con l’Under 17 vincendo lo Scudetto e la Supercoppa nella stagione 2018/19. Da qui, la convocazione in Primavera nella stagione successiva con cui colleziona 35 presenze, 1 gol e 4 assist. Numeri positivi per Squizzato che gli sono serviti soprattutto per ottenere la convocazione di Antonio Conte nella sfida di Champions League a San Siro contro il Borussia Monchengladbach.

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L’esordio tra i professionisti e l’arrivo al Renate

Sotto gli occhi di Antonio Conte ha avuto modo di imparare dai migliori, Barella, Lukaku, Hakimi, Brozovic, uno dei suoi giocatori preferiti. Condividere il rettangolo verde con campioni di questo calibro è servito a Squizzato per fare il salto di qualità. Così nella stagione 2021/22 viene girato in prestito alla Juve Stabia in Serie C. A Castellammare il centrocampista classe 2002 è alla prima vera esperienza tra i professionisti e il salto di categoria da Primavera a Lega Pro non è stato semplice. Collezionando solo 12 presenze fa ritorno a Milano per essere nuovamente girato in prestito, questa volta al Renate. Con la squadra lombarda colleziona 26 presenze e trova anche il suo primo gol tra i professionisti. Il ritorno a Milano sarà solo di passaggio perchè il suo futuro sembra non essere più in nerazzurro. Lo aspetta Zeman. Il maestro che può farlo esplodere.

A cura di Carlotta Parisi