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Il viaggio di “Batta”, da portiere in Serie C all’album reggaeton: “Il calcio mi aveva stancato, meglio povero che incatenato. Con il disco Tematika porto il genere in Italia”

Nicholas Battaiola in azione

Nicholas Battaiola in azione

Addio calcio, benvenuto reggaeton. Due anni dopo la scelta di lasciare i campi per la musica, a soli 27 anni, l’ex portiere Nicholas Battaiola ha pubblicato il suo primo album: Tematika. Una carriera in crescita in Serie C evidentemente non era il percorso sognato per “Batta”, che prima ha detto addio al Fiorenzuola e poi rifiutato approcci da piazze importanti come Carrarese, Arezzo e Casertana.

Il rifiuto al Piacenza e il lavoro al supermercato

L’ultimo “no” al Piacenza, che gli avrebbe assicurato un corposo contratto biennale e l’assist per tornare a buoni livelli: “Con quel rifiuto ho tagliato definitivamente il cordone con il calcio”, racconta Battaiola a La Casa di C, “tante dinamiche intorno a procuratori e società mi avevano stancato, si era spento qualcosa e avrei continuato senza entusiasmo. Volevo essere libero di fare ciò che amo. Anche senza un euro in tasca, ma mai incatenato”.

Nicholas opta così per il ritiro e passa dalle sfide negli stadi agli studi di registrazione e ai palchi. Nel frattempo, lavora in un supermercato per finanziare i nuovi progetti: “In pochi avrebbero lasciato la certezza del calcio per un sogno del genere, ma non mi sono pentito nemmeno per un secondo”.

Nicholas Battaiola
Nicholas Battaiola – foto interna

Tematika e la nuova missione di “Batta”

I primi risultati in un lungo 2024 di prove e tentativi per sfondare. La collaborazione con il coro delle voci bianche di Sanremo che lo ha portato in Liguria proprio nelle settimane del Festival, poi i sacrifici per arrivare al primo album.

Sulla copertina, un’immagine dell’ex portiere in bianco e nero con in mano un mazzo di rose colorate: “Ogni fiore rappresenta una sfumatura diversa dell’amore, a cui ho dedicato una canzone: dal corteggiamento di ‘Ci sveliamo tutta notte’ alla crisi di ‘Vulnerabile’, fino ai tradimenti di ‘Perdoname’. Il genere è reggaeton e hip hop, ma è un album concettuale che va oltre i luoghi comuni, con l’obiettivo di dare una nuova dignità a questo genere”.
E il vecchio amore per il calcio? “Resta nel passato. Non ho mai più toccato un pallone, nemmeno per una partita fra amici”. Via i guantoni, ora c’è spazio solo per il microfono.

A cura di Paolo Borella