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Il Milan di Capello, Verona nel destino e adesso Mantova: la storia di Corrent

Corrent

Credit foto: Martina Cutrona

Nicola Corrent è il nuovo allenatore del Mantova in Serie C. Nelle ultime tre stagioni ha guidato la Primavera dell’Hellas Verona. Un’annata a lottare con il Milan, poi la promozione in quella successiva e il triennio chiuso con la salvezza nel massimo campionato giovanile. Una valorizzazione di talenti, da Udogie a Coppola fino ad arrivare a Cancellieri (raccontato proprio dall’allenatore dopo la sua convocazione con Mancini). Giusto per citarne alcuni.

Dal campo alla panchina un percorso che tanti ex calciatori hanno fatto con la voglia di migliorare e migliorarsi. Dalle giovanili al primo step con i grandi a Mantova, Corrent è pronto al salto in Serie C. La stessa categoria che da giocatore l’ha visto protagonista, oltre a diverse esperienze in A e B, ed esser cresciuto sotto l’occhio attento di Capello al Milan.

Dal Milan di Capello alle prime esperienze in B

La carriera di Nicola Corrent da calciatore è partita dal Milan. Arrivato fino alla Primavera, è riuscito ad approdare alle porte della prima squadra andando anche in panchina in qualche occasione. Nel ’96-’97 e ’97-’98, con Tabarez prima e Capello poi, sono arrivate le prime convocazioni, senza aver mai avuto la fortuna di esordire. Era il Milan dei vari Albertini, Ambrosini, Boban e Donadoni, fatto di grandi campioni e da cui imparare per crescere. 

Dal rossonero al primo volo tra i grandi con il Monza. Qualche centinaio di chilometro di distanza per una stagione in B che lo ha visto protagonista della salvezza dei biancorossi. Da Monza alle due stagioni alla Salernitana condite da 43 presenze prima di fare sei mesi al Siena. La svolta per Corrent è arrivata a Como.

Corrent
Credit foto: Martina Cutrona

Como, la promozione e la Serie A

In Lombardia per Corrent l’aria deve essere stata buona, dato che a Como è riuscito a trovare anche la Serie A. Nel 2001 ha contribuito alla promozione vincendo il campionato di Serie B e si è guadagnato di fatto la prima volta in massima serie. La conferma e il primo gol contro la Lazio, l’emozioni di Corrent calciatore si sono fatte largo nonostante alla fine sia arrivata una cocente retrocessione. 

Il girovagare di Corrent non si è fermato, anzi è proseguito. Da Modena alla doppia esperienza di Terni e in mezzo una stagione in C con il Napoli. In Campania l’altra delusione è arrivata con la finale playoff persa e la promozione svanita contro l’Avellino. Le annate migliori dal punto di vista personale per Corrent sono arrivate a Lecco e Carrarese. Nella prima occasione ha trovato ben cinque gol in una stagione – suo bottino record – e poi è passato al triennio in Toscana. Dalla C2 la promozione da protagonista e poi le conferme in C1: Corrent ha chiuso successivamente la sua carriera a Verona nella Virtus, prima di intraprendere quella da allenatore. 

Da vice Pecchia alla Primavera: Corrent e Verona nel destino

Nato a Verona, per Corrent non poteva che partire da lì la sua carriera da allenatore. Dopo una parentesi da calciatore tra il 2007 e il 2009, per Corrent la chiamata di Pecchia ha rappresentato un nuovo ritorno in gialloblù. L’ex Milan è stato il vice di Fabio per due stagioni, con cui ha guidato la squadra alla promozione dalla B alla A. Poi il passaggio alle giovanili, dall’U17 alla Primavera, dove si è guadagnato la conferma per ben tre stagioni visti gli ottimi risultati ottenuti. 

Allenatore con un’idea di gioco propositiva, non a caso il suo Verona è stato, per tante squadre, una vera e propria spina nel fianco in Primavera e in Coppa. Senza moduli predefiniti, nonostante abbia utilizzato spesso il 4-3-3, Corrent ha saputo far crescere diversi ragazzi sotto la sua gestione. Giovani che sono tutt’ora patrimonio della società (tranne Udogie, venduto all’Udinese). Lo stesso Udogie l’ha indicato come una delle figure più importanti per la sua carriera. Bel gioco e la capacità di gestione del gruppo al centro di tutto, ora l’occasione a Mantova: Corrent vuole portare avanti le sue idee e i suoi progetti. 

A cura di Simone Brianti