Cinque punti nelle prime quattro partite di campionato, i rimpianti per la possibile vittoria sfumata nel finale a Latina e la testa alla Juve Stabia, attesa domenica alle 14:30 allo Zaccheria nella quinta giornata del girone C di Serie C. Parola del terzino sinistro del Foggia, il 23enne Manuel Nicoletti: “Per fortuna nel calcio c’è sempre la possibilità per riscattarsi nell’arco di pochi giorni – assicura – pensiamo già alla prossima partita ma lo stato d’animo generale nello spogliatoio è quello della rabbia per come è sfumata la vittoria nella partita di Latina. C’era delusione, abbiamo grande voglia di portare a casa i tre punti e se così non è stato vuol dire che ci sono errori sui quali stiamo lavorando”.
Domenica il Foggia tornerà allo Zaccheria, dove sin qui in campionato ha superato per 4-1 il Potenza e ceduto per 2-0 alla Turris. Lo stadio di casa, assicura il difensore ex Catanzaro e Monopoli, è un fattore: “Prima di accettare Foggia, come tanti miei compagni di squadra, ho visto tanti video su Youtube della tifoseria e dello Zaccheria pieno. Questo è un elemento chiave per noi e per mettere anche pressione sugli avversari”. Di fronte ci sarà “una squadra forte, che parte appena dietro le favorite per la vittoria finale. Hanno giocatori esperti e noi dobbiamo crescere e farci trovare pronti rispetto alle ultime due partite di campionato. Però questa Serie C propone sfide molto complicate ogni domenica”.
Il gruppo di Zeman, rivoluzionato dal calciomercato, ha messo insieme sin qui 5 punti su 12 disponibili. Due in più rispetto al Foggia di un anno fa, a quota 3 dopo 4 turni con Marchionni in panchina ma dopo un’estate in salita. Il Foggia, spiega Nicoletti, può crescere soprattutto nell’approccio: “Le partite hanno detto questo, alla fine è sempre il campo che parla. Nei primi tempi spesso siamo stati compassati rispetto al ritmo che vogliamo raggiungere. Noi non entriamo in campo con un pensiero del genere e cerchiamo di dare il massimo. Dobbiamo crescere”.
La sfida alla Juve Stabia inaugurerà un trittico di partite in una settimana, completato dal derby di Andria contro la Fidelis e dal match casalingo del 3 ottobre contro il Messina. Alle spalle c’è una piazza che spinge e si fa sentire, ansiosa di rivivere i tempi di Zemanlandia: “Foggia non ha bisogno di presentazioni – sorride Nicoletti – non dobbiamo essere noi giocatori a chiedere. C’è enorme entusiasmo e ora ci tocca restituire sul campo. Le pressioni? Ce le aspettavamo, questa è una grande piazza. Anche questo è il bello del calcio“.
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