Dalle notti di Champions con la Juve al trionfo di Novara: la storia di Marco Marchionni
Sudore, sacrificio e gavetta. Tre parole per descrivere Marco Marchionni, allenatore del Novara neopromosso in Lega Pro. Ex esterno offensivo di Juventus, Fiorentina e Parma, oggi siede in panchina. Due anni da vice di Silvio Baldini a Carrara dal 2018 al 2020 e poi la grande chiamata di Foggia in Serie C, dove raggiunge la qualificazione ai playoff. La stagione 2021-2022 invece si è conclusa con un trionfo nel capoluogo piemontese, vincendo il Girone A di Serie D.
Marchionni, il “Re” di Novara
Emozioni indescrivibili per un malato di pallone e di sport come Marco Marchionni, che non vuole smettere di regalarsi gioie calcistiche a 42 anni su “una panchina calda come il sole” come direbbe Gianni Morandi nel brano “L‘allenatore“. Dopo tanti anni passati in quel prato verde, giocato Europei e Champions League, oggi insegue il sogno di rinascita del Novara. 85 punti in 38 partite e vittoria del Girone A di Serie D coi piemontesi. Numeri che fanno capire che l’ex esterno offensivo è proprio ritagliato per sedere in panchina. Da apprezzare anche la volontà di scendere di categoria dopo due esperienze in C con Carrarese e Foggia. Ora in Lega Pro a Novara si può sognare, grazie al suo nuovo “Re”, Marco Marchionni.
Le notti di Champions a Torino e Firenze
La musica della Champions League, l’urlo dei tifosi tra gli spalti al grido di “The Champions” e la pelle d’oca di ciascun calciatore quando giochi partite del genere. Tutto questo è ciò che ha provato Marco Marchionni quando, da calciatore, ha giocato nella massima competizione europea. Indimenticabili i 90 minuti al “Bernabeu“, con la 32 sulle spalle, in quel Real Madrid – Juventus 0-2, con doppietta di un leggendario Alex Del Piero.
Ma anche a Firenze Marchionni ha vissuto grandi notti europee. Con Cesare Prandelli in panchina, i tifosi viola non dimenticano quella clamorosa vittoria ad “Anfield” per 2-1 contro il Liverpool. Un sogno poi spezzato agli ottavi di finale contro il Bayern Monaco, che sarà finalista quell’anno contro l’Inter di Mourinho che farà l’ultimo “Triplete” italiano.
Da Empoli a Carrara, il legame con il mentore Baldini
Se Marco Marchionni ha un mentore calcistico non può che essere Silvio Baldini. Oggi quest’ultimo è protagonista col Palermo, promosso in Serie B tramite i playoff dopo una grande ed entusiasmante cavalcata. I due hanno vissuto parecchie annate calcistiche insieme da Empoli a Carrara, con la Toscana nel cuore. “Mi ha preso a Empoli che ero quasi un bambino. Dalla Primavera alla prima squadra, senza farmi più uscire. Il primo ad arrivare, l’ultimo ad andare via. Gli devo tantissimo”. Queste le parole rilasciate a “GianlucaDiMarzio.com” dell’allenatore del Novara su Baldini, colui che lo ha lanciato in campo.
Ma la storia si ripete, esattamente come 15 anni prima. Le strade dei due si rincrociano ma cambia la location, ovvero Carrara. In gialloblù prima da giocatore e poi viceallenatore dello stesso Baldini, che lo accompagna in un percorso di crescita importante in panchina. Due anni di emozioni e vittorie insieme al suo mentore, prima della grande chiamata di Foggia. In Puglia l’ex Juventus segue i dettami insegnati proprio da colui che lo ha lanciato, portando la squadra rossonera alla qualificazione ai playoff promozione.
Novara è pronta a sognare grazie alla firma autorevole del suo condottiero Marco Marchionni. Dopo le notti in Champions e con i dettami del suo mentore Baldini, è pronto a prendersi definitivamente ciò che merita dopo tanti anni di gioie tra campo e panchina.
A cura di Federico Rosa