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“Ho già comprato un giocatore islandese. Una volta strappai un contratto da 6 milioni”. Lo Monaco si presenta nel nuovo club

Lo scorso 13 dicembre è stato ufficializzato il cambio di proprietà in casa Novara con la cessione delle quote dell’ex presidente Massimo Ferranti. Una nuova proprietà rappresentata dalla Blu Line Sport Management SRL e dalle figure di Marco La Rosa, dalla famiglia Boveri e dal direttore Lo Monaco. Nella giornata di mercoledì 20 dicembre c’è stata la conferenza stampa di presentazione. “Se si è ultimi un motivo c’è, non in virtù dello Spirito Santo. Nel più breve tempo possibile dobbiamo sistemare e tirare fuori il Novara da questa situazione. Dopodiché dovremo andare a creare quello che abbiamo in mente: un Novara solido e che possa puntare a obiettivi più ambiziosi rispetto a quelli attuali. Non abbiamo certo preso il Novara per stare qua un solo anno. L’idea è quella di un progetto lungo“. Con queste parole Lo Monaco ha aperto la conferenza stampa. Ecco le parole dei protagonisti.

Lo Monaco

Novara, Lo Monaco: “Abbiamo già preso un giocatore”

Le parole di Lo Monaco: “Com’è nato tutto questo? A un certo punto ho ricevuto una chiamata che mi parla del Novara in vendita a 1 euro. La società acquirente avrebbe dovuto però accollarsi la situazione debitoria. Abbiamo visto un po’ di numeri e abbiamo messo insieme questo. L’idea era di una società formata da 4 soci, ognuno con il 25% e stiamo perseguendo questa strada. Abbiamo individuato nel dottor La Rosa e nella famiglia Boveri. Gente che conosce il calcio e che ha voglia di investire. E sa che il ritorno di questo investimento lo si ha solo se si sale di categoria. Fino alla Serie C si tratta solo di tirare fuori soldi, in B se sei bravo vai a pari. In A se sei bravo puoi fare soldi a palate. I soci sono consapevole di tutto ciò. Parte tutto dalla salvezza. Cercheremo di aiutare la squadra già da gennaio, colmando le lacune che ci sono. Tutto dipende poi da quanto i nuovi giocatori ci mettono a calarsi nella realtà”. Sulla possibilità di retrocedere: “Se così fosse, non cambierà niente. Faremo quello che sarà da fare nel campionato in cui saremo. Ma non voglio parlare di questo“. Sul mercato: “Ad oggi abbiamo già preso un giocatore, è un islandese. Il giorno 28 ne chiuderemo altri due. Ci si può aspettare qualche giocatore straniero“.

Pietro Lo Monaco

Lo Monaco: “Ripartiamo da Gattuso”

Sulle strutture: “Abbiamo in mente diverse cose. Ci saranno dei cambiamenti. L’idea è quella di coinvolgere realtà cittadine e del territorio e stringerle attorno alla squadra“. Sul possibile ritorno a Novarello: “Non rispondo perché aspetto di parlare con chi di dovere. Abbiamo l’idea che possa diventare la casa del Novara“. Sul ds: “Il direttore sportivo c’è. Quando subentrano nuove società è normale che ci siano volti nuovi. Non mi meraviglierei se nei prossimi giorni ci saranno dei cambiamenti in organico“. Sulla situazione della squadra: “Se vuoi risalire devi preparare una squadra che sulla carta possa essere competitiva per le prime posizioni. C’è un percorso con molte difficoltà. Alla squadra non puoi rimproverare nulla, vanno anche oltre le loro possibilità”. Su Gattuso: “Non lo conoscevo. Devo dire che è stata una piacevolissima scoperta. Ci tiene moltissimo, dà tutto sé stesso. Valori che non si possono mettere in secondo piano. Noi ripartiamo da Gattuso“. Sul settore giovanile: “In qualsiasi società in cui sono andato la prima cosa che ho chiesto è di farmi vedere il settore giovanile. Deve essere unito al Novara e un punto di riferimento“.

Lo Monaco: “Ho sempre voluto piena autonomia”

Sul passato: “Ho sempre voluto piena autonomia nella gestione della vita della squadra. Laddove non l’ho potuto fare sono andato via. Dopo le dimissioni a Catania mi ero ripromesso di stare fermo un anno, poi non ho resistito alla chiamata del Genoa. A Genova sono rimasto 47 giorni. Non ho cominciato neanche il campionato. Penso di essere l’ultimo dei moicani nel calcio. Non so quanti al posto mio avrebbero strappato senza volere un euro un contratto da sei milioni di euro. La stessa cosa ho fatto a Palermo, e lì avevo pure il 10% della società. Non ho mai considerato il calcio un gioco, è passione, sofferenza, costruzione di aziende. Ho cinquant’anni di calcio, poi possono sbagliare tutti. Dalle mie parti si dice ‘Chi mangia fa mollica’. Solo chi non fa non sbaglia mai. L’importante è non rimanere nell’errore“. Sulla Serie C: “Il girone C penso sia una sabbia mobile. Negli ultimi 10 anni chi ha vinto non ha speso mai meno di 13/14 milioni. Sono soldi importanti. In C le proprietà hanno gli obblighi dei generali ma le entrate dei soldati semplici“. Sulla riforma: “Deve essere una riforma di tutto il sistema, non solo della Lega Pro“. Lo Monaco ha poi continuato: “Il Novara ha l’obbligo di essere presente nel cosiddetto ‘palazzo’. Deve partecipare alle assemblee di Lega, avere un rapporto diretto con i vertici della Lega Pro“.

Credits: Novara FC

Le parole di La Rosa e Boveri

Poi ha preso la parola Marco La Rosa:Sono orgoglioso e sento una grande responsabilità nell’essere presidente di un club di una città così prestigiosa. Una piazza per cui ho voluto impegnarmi in maniera importante. Il primo obiettivo è salvarci. E vogliamo gettare le basi per un progetto serio. Dobbiamo agire e dimostrare chi siamo“. Successivamente è intervenuto Fabio Boveri: “Un onore essere qua e a nome della mia famiglia ringrazio voi e il direttore che ci ha voluto in questa avventura. Speriamo di fare qualcosa di bello per questa società storica. Un onore essere qua. Accettare il progetto di Pietro è stato semplice, conoscendo la persona che è non si può che essere contenti e tranquilli. Ci sono poche persone con la sua esperienza“.