La svolta nel derby, Gattuso, Ongaro: la rinascita del Novara
I segreti dietro il Novara che, dopo un inizio stentato, ha ingranato, sta facendo benissimo e sogna in grande
Una delle squadre più in forma del Girone A è sicuramente il Novara che nell’ultimo turno ha battuto il Caldiero Terme (3-1) e ha conquistato il 7º risultato utile consecutivo (4 vittorie e 3 pari). Grazie al successo sui veneti, i piemontesi si sono portati a quota 20 punti e hanno fatto un bel balzo in classifica: la squadra di Gattuso è passata infatti dall’11ª alla 8ª posizione entrando prepotentemente in zona playoff.
A Novara si respira tutta un’altra aria rispetto alla scorsa stagione in cui gli azzurri navigarono sempre nei bassifondi della classifica rischiando una clamorosa retrocessione in Serie D. Alla fine i piemontesi riuscirono a conquistare la salvezza ai playout contro il Fiorenzuola .
In estate il Novara è ripartito con l’obiettivo di tornare competitivo e di lottare per i playoff. L’inizio di stagione degli azzurri è stato, però, piuttosto deludente (solo 1 punto nelle prime 3) e i tifosi sembravano rassegnati ad un altro campionato di sofferenza. La svolta è arrivata con la vittoria contro la Pro Vercelli, nel sempre sentito “Derby delle risaie”. Da lì, la squadra di Gattuso ha perso una sola partita e ha iniziato a volare.
Ora il Novara vuole continuare a stupire e restare nelle zone nobili della classifica. In queste ultime uscite si è vista una squadra in netta crescita, solida, affamata, sempre più immagine e somiglianza dell’ allenatore Giacomo Gattuso, tornato a sorridere dopo un momento difficile.
Giacomo Gattuso: una vita tra Como e Novara, la pausa forzata e il ritorno in campo
Giacomo Gattuso ha legato la sua lunga carriera in panchina a due club, il Como, la squadra della sua città e il Novara. L’allenatore comasco ha già guidato il club piemontese in 4 occasioni, nel 2004 e il 2007 e poi, ad interim, per poche partite, nel 2012 e nel 2014. Dal 2008 al 2020 ha allenato anche la formazione Primavera e Beretti del Novara. Nel 2020 è tornato al Como che ha condotto alla promozione in Serie B e poi ad una salvezza tranquilla in cadetteria.
Prima dell’inizio della sua terza stagione in riva al lago l’allenatore è stato costretto a fermarsi e a lasciare la panchina del Como per iniziare “un periodo di riposo prolungato“, dovuto allo stress e alla pressione agonistica. Il resto è storia nota con l’ennesimo ritorno al Novara, l’incredibile salvezza e l’ottimo inizio in questa stagione. Giacomo Gattuso: storia di ripartenza, determinazione, coraggio.
Morosini leader tecnico, Ongaro, la sorpresa Agyemang
A trascinare in alto il Novara è stata, soprattutto, la coppia offensiva composta da Leonardo Morosini ed Easton Ongaro, autori di 4 gol a testa fin qui. Il primo, approdato in estate dalla Carrarese, è subito diventato il leader tecnico dei piemontesi. Sono passati anni da quando un giovane Morosini incantava Brescia con le sue magie ma il talento non si discute. Il trequartista, tecnico e brevilineo si integra bene con Ongaro, che invece è un gigante (1.98 m). L’ex allenatore della Pergolettese, Roberto Mussi, in occasione della sfida tra il Novara e i gialloblù lo ha paragonato addirittura a Peter Crouch.
Dopo una carriera da autentico giramondo, ora Ongaro vuole affermarsi in Italia, al Novara. L’attaccante è pronto a raccogliere i cross dalla sinistra di Giuseppe Agyemang, esterno mancino autentica rivelazione di questo inizio di stagione. Acquistato a parametro zero dopo il fallimento dell’Ancona, il classe 2002 ha già messo a referto 1 gol e 2 assist: una delle eredità lasciate dal ds Argurio, che è prematuramente scomparso nello scorso Ottobre e sarebbe stato felice nel vedere il suo Novara fare così bene e sognare in grande.