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Novelli: “Foggia è una realtà che merita almeno la B”

Raffaele Novelli, ex allenatore del Foggia nella stagione 2008/2009, ha parlato ai microfoni della Gazzetta del Mezzogiorno. Si è espresso riguardo la stagione che stanno affrontando le pugliesi in Lega Pro e sulle prossime partite. Quest’anno Novelli, ha allenato in Serie D, esattamente nel girone D sulla panchina del Prato.

Credit: Taranto F.C. 1927

Novelli: “Il Taranto può sognare in grande”

Di seguito, le sue parole su Picerno e Taranto: “Gara aperta, da tripla, fra due ottime squadre, imprevedibili, propositive, che giocano un bel calcio. Il Picerno non è più una sorpresa: società seria, organico costruito con idee e competenza, giovani interessanti, allenatore bravo, ambiente che non mette pressione, non crea le esasperazioni che ci sono altrove quando le cose non vanno per il meglio. Un club che sta raccogliendo i frutti di ciò che ha seminato e che ai playoff potrà creare problemi a chiunque“. Ha poi proseguito parlando sulla squadra di Capuano e sul Monopoli: “I derby sfuggono ai pronostici, sono partite in cui riesce a far meglio chi è più sereno mentalmente per poter provare certe giocate. Un confronto da non perdere. Del Taranto non posso che dire bene. Grande continuità di prestazioni e risultati. Senza il -4 sarebbe quarto. La penalizzazione ha creato ancora più rabbia e voglia di rivalsa nella squadra. Capuano conosce molto bene la C, è il valore aggiunto. Un club che non era partito per stare così in alto ma che a questo punto può sognare in grande. Il Monopoli si è reso protagonista di una grande riscossa e ora può salvarsi senza passare per i playout. Taurino ha dato equilibrio al gruppo, otto risultati di fila non si fanno per caso”.

Credit: Calcio Foggia / Antonellis

“Il Foggia non può più sbagliare per accedere ai playoff”

Mentre, sulla partita Foggia-Potenza: “Padroni di casa in cerca di riscatto e dei tre punti per archiviare il discorso salvezza. Il Foggia ha incontrato non poche difficoltà ma ha avuto l’abilità di tirarsi su. Fossero stati più continui, i rossoneri ora sarebbero molto più in alto. Cudini è un allenatore in gamba, ha idee. L’assenza di Millico pesa, ma in momenti del genere è tutto il gruppo che deve venire fuori. Non c’è più margine d’errore se si vuole accedere ai playoff, dunque gli alibi non servono. Peccato per l’anno scorso: playoff fantastici con Delio Rossi in panchina, grande compattezza, solidità, capacità di soffrire e reagire alle difficoltà. Cavalcata che avrebbe meritato un epilogo diverso“. Si è anche espresso su Audace Cerignola-Virtus Francavilla: “Altro derby fondamentale. Mi aspetto una partita tirata. Di fronte due squadre con obiettivi diversi. Punti pesanti in palio. Il Cerignola può provare a inserirsi in zona playoff, ci riuscirà se manterrà la giusta tranquillità nell’interpretare queste ultime tre partite. Il Francavilla crede nella salvezza e ha buoni motivi per avere fiducia: ha dimostrato di essere vivo battendo il Catania, che ha da poco vinto la Coppa di C.

Credit: Cosimo Elmo

Novelli: “Brindisi? Dispiacere per una piazza che ha tradizione”

Un dispiacere – ha detto Novelli sulla squadra biancazzurra per una piazza che ha tradizione. La squadra ora è più libera mentalmente, lo dimostrano le ultime due vittorie. Un plauso ai calciatori del Brindisi perché stanno dando un grande esempio di lealtà calcistica. Ha poi terminato l’intervista parlando dei suoi ricordi sulle esperienze in Puglia e Basilicata: Stupendi. Due regioni in cui mi sono sentito a casa. A Melfi, in C2, partimmo per salvarci e arrivammo ai playoff. Avevo un gruppo di ragazzi che ci credevano, riuscimmo a dare alla società un anno di costruzione, risultati, respiro economico. A Manfredonia, anche se finì in anticipo, mi divertii molto, con una squadra di ragazzi che aveva tanto entusiasmo, in un girone A di C1 dove c’erano squadroni come Padova, Cremonese, Sassuolo. A Barletta c’era un bel progetto messo su da Pavone, con idee. Poi qualcuno non ci ha creduto. Piazza calda, spero possa superare questo momento critico e salvarsi in D. A Foggia fui accolto con scetticismo, visti i miei trascorsi nella Salernitana. Poi la gente mi conobbe e apprezzò il mio modo di essere e di lavorare. Disputammo i playoff e sono stato uno dei pochi allenatori negli ultimi anni, a restare in sella per l’intera stagione. Tifoseria eccezionale, in trasferta sembrava sempre che giocassimo in casa. Una realtà che merita al meno la B“.

Redazione

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