Il sindaco Festa: “Il Partenio è morto, all’Avellino serve un nuovo stadio”
“Il Partenio ormai è morto. Il nuovo stadio serve“. Così il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, direttamente dal Circolo della Stampa di Avellino dove Paolo Carito, direttore generale dei prossimi Europei di Atletica di Roma 2024, ha presentato il suo nuovo libro “Sport, intrattenimento e digitalizzazione”.
Festa: “Dai 35mila della Serie A alla capienza ridotta, il Partenio in queste condizioni è solo un costo”
Festa ha argomentato la fermezza del suo orientamento in merito alla nascita del nuovo impianto sportivo: “Oggi le strutture sportive sono l’unica prospettiva per fare sport in maniera seria. Senza strutture sei costretto a fare il nomade. Vediamo tanti esempi di club in Serie C che giocano in stadi fuori della loro città, ma anche in Serie B c’è qualche esempio. La nostra amministrazione ogni anno è costretta a pagare cifre enormi per una struttura vecchissima come il Partenio, che è ormai morta”.
Festa ha poi aggiunto: “Il Partenio ha fatto la storia di questa città, ma gli anni passano. Al momento può contenere un massimo di 6.500 spettatori, abbiamo due terzi di stadio chiusi e l’altro terzo a mezzo servizio. Siamo passati dai 35.000 forse anche 40.0000 della Serie A ai 6.000 di oggi. O molti molti meno come accaduto in occasione della partita con la Viterbese. Il nuovo stadio con strutture a esso annesse, come un centro commerciale, affinché non sia fine a sé stesso sono fondamentali”.
Festa: “Inutile costruire uno stadio fine a sé stesso, servono strutture e servizi collegati”
A tal proposito Festa ha sottolineato e concluso: “Facendo uno stadio nuovo sarebbe insensato non creare strutture a esso annesse. Non creare un indotto economico e limitando l’esistenza alle spese di gestione da pagare per una volta ogni due settimane che l’Avellino giocherà. Lo stadio deve rappresentare il fulcro della città, deve aggregare gente anche grazie ad altre strutture, che facciano vivere 24 ore su 24 l’area ai cittadini e ai tifosi”.
A cura di Marco Festa