Olbia, un Ragatzu intramontabile
Dopo un mese privo di reti, sembra aver ritrovato la continuità. È il quarto gol in stagione – il terzo nelle ultime cinque giornate – di Daniele Ragatzu a sancire la vittoria dell’Olbia nel recupero dell’ottava giornata di Serie C contro il Pineto. Al trentaseiesimo minuto l’attaccante in casacca biancazzurra si dimostra ancora trascinatore della sua squadra: lascia partire il destro dalla trequarti e mette la palla all’angolino, dove Mercorelli non può arrivare. I tre punti valgono l’ottavo posto in classifica, quota 14 punti, e l’aggancio dello sconfitto Pineto.
Il legame profondo tra l’Olbia e Ragatzu
Cuore pulsante e trascinatore indiscusso, Daniele Ragatzu è molto più di un calciatore per la sua Olbia. Due giorni fa, nel recupero dell’ottava giornata, ha segnato il suo ottantacinquesimo gol con la maglia biancazzurra, alla sua quarta stagione consecutiva con la squadra. Definito predestinato fin dai suoi esordi, la sua esperienza ai massimi livelli con il Cagliari non ha mai trovato la retta via, neanche durante le esperienze in prestito tra Serie B e Lega Pro. Tuttavia, arrivato a Olbia in Serie C nella stagione 2016/17, l’attaccante ha iniziato a respirare un’aria diversa. In tre stagioni, Ragatzu ha segnato 35 gol in 105 presenze, trovando forse la sua dimensione in un contesto che gli si addiceva perfettamente. Purtroppo, per i biancazzurri, ma per fortuna di Ragatzu, è arrivata la chiamata dalla Serie A: il Cagliari bussa nuovamente alla sua porta. Difficile rifiutare un’opportunità del genere, specialmente trattandosi della sua città. Il ritorno, tuttavia, non è stato dei migliori, e l’Olbia ha concesso all’attaccante una seconda possibilità che ha migliorato ulteriormente le sue statistiche. Dopo l’ottima scorsa stagione e un’estate ricca di offerte, ha deciso di continuare a giocare, per la settima stagione in carriera, con i colori biancazzurri addosso. Una scelta che testimonia il legame profondo tra il giocatore e la squadra, un impegno che va oltre i confini del campo.
Dal Cagliari alla Serie C
La sua storia inizia nel 2008/2009, quando la giovane stella attira l’attenzione di Massimiliano Allegri, allenatore del Cagliari. A soli 17 anni, Ragatzu si fa notare durante gli allenamenti con la Primavera e viene aggregato alla prima squadra. Dopo una stagione di successi con i rossoblù, culminata con un nono posto e il sogno europeo sfiorato, si trova sulla cresta dell’onda. Tuttavia, una serie di sfortunati eventi, tra cui un prestito al Gubbio e un rifiuto di destinazione al Lumezzane, lo portano a essere messo fuori rosa dal Cagliari. “Un giorno tornerò” sono le ultime parole di Ragatzu prima dell’addio. L’attaccante mantiene la promessa dopo una vita lontano dalla sua terra, accettando nel 2016 la proposta dell’Olbia in Lega Pro. Nel 2019 riceve la chiamata del Cagliari, chiudendo il cerchio e ritornando in Serie A per una stagione e mezza, prima di tornare nuovamente ad Olbia. Oggi, con la Sardegna nel DNA, Ragatzu è un punto di riferimento per i giovani giocatori biancazzurri. La sua carriera, segnata da gol e una dedizione incrollabile, è un inno al riscatto e all’amore per la sua terra.