Ambizione sfrenata e voglia di calcio, come giusto che sia per un giovane ragazzo classe 2005. Jacopo Bacci è il futuro del Padova, che è pronto a vivere una grande stagione con la maglia dei veneti. 17 anni appena compiuti e già una presenza in Lega Pro contro la Virtus Verona, all’ultima giornata. Un vero e proprio passaggio di consegne con Emil Hallfredsson, centrocampista con una decennale esperienza tra A, B e C e il giovane che sogna di arrivare ai massimi livelli, ispirandosi a Pirlo e Busquets.
Il calcio come si sa, regala emozioni grandissime. Esordire in prima squadra, in un club blasonato che ha lanciato giocatori come Alex Del Piero, di certo non è per tutti. Ebbene Jacopo Bacci ci è riuscito, in quel Padova-Virtus Verona di Serie C. Ai canali ufficiali della squadra veneta dichiara: “La stagione appena conclusa mi ha lasciato dentro una marea di emozioni. l ricordo più bello è stato vivere dalla panchina la vittoria della Coppa Italia di Serie C a Bolzano. Una notte entusiasmante che non scorderò. Poche settimane dopo è arrivato anche l’esordio in campionato, un grande traguardo ma spero che sia la prima di tante partite. Sono di Mestre e ho cominciato da piccolo nella squadra locale. Poi al Venezia prima della chiamata del Padova, dieci anni fa. Sono cresciuto in biancoscudato e sono molto legato a questa società.”
Come ogni calciatore che si rispetti anche un giovane diciassettenne come Jacopo Bacci ha i suoi idoli calcistici. “In assoluto Pirlo è sempre stato il mio idolo. Poi mi rivedo molto anche in Busquets. – dice il giovane centrocampista – Entrambi sembrano lenti in campo ma sono molto veloci con la testa e credo che sia questo l’aspetto che conta. Anche io gioco come mediano davanti alla difesa e penso che la mia dote principale sia proprio la velocità di pensiero. Già prima che mi arrivi la palla mi metto nelle condizioni di sapere cosa fare. Penso di essere un giocatore tecnico e cerco di sfruttare questa mia dote il più possibile. Il fisico non mi avvantaggia, sono basso ma voglio sopperire focalizzandomi su altro. Il mio sogno è arrivare in Serie A. So che è dura ma ci credo molto e lavoro per questo.”
Il Padova si coccola il suo baby talento, che si divide tra lo studio scolastico e lo sport che ama di più: il calcio. Il ragazzo racconta come si è ambientato nel gruppo di Oddo lo scorso anno e come affronta questa sua nuova vita: “All’inizio è stato difficile. Devi interagire subito con i compagni, acquisire fiducia. I primi allenamenti venivo chiamato solo per alcuni esercizi, così quando ero fermo provavo a rubare con gli occhi i segreti ai giocatori più esperti. Poi pian piano mi sono ambientato, ho avuto la fortuna di svolgere allenamenti completi e adesso è diventata un’abitudine. Oltre alla scuola e al calcio mi rimane pochissimo tempo libero e cerco di dedicarmi ai miei amici e alla mia famiglia, godendomi i momenti con loro. Le mie giornate sono molto intense, dopo sei ore a scuola corro a prendere il pullman e vado subito all’allenamento. Farlo tutti i giorni è stancante, ma sono guidato da una grande passione che mi permette anche di superare la fatica”
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