Padova Catania, sale il numero degli arresti. Bianchi: “Pronti a rivedere i protocolli di sicurezza”
Continua a tenere la banco la questione relativa agli scontri in occasione della gara d’andata della Coppa Italia Serie C tra Padova e Catania. Durante l’intervallo alcuni sostenitori rossazzurri hanno fatto invasione di campo dirigendosi verso il settore che ospitava i tifosi biancorossi e sono venuti a contatto. Necessario l’intervento delle forze dell’ordine che hanno ristabilito la calma e hanno permesso il normale svolgimento della gara. Secondo gli ultimi aggiornamenti della Questura di Padova è salito a otto il numero dei tifosi arrestati. Stesso numero anche per gli agenti feriti, di cui quattro della Digos e quattro del Reparto Mobile.
Padova, Bianchi: “Ringrazio i nostri tifosi per non aver reagito”
Nelle ultime ore l’amministratrice delegata del Padova Alessandra Bianchi ha evidenziato la buona condotta dei tifosi biancorossi, sottolineando la mancata reazione durante gli scontri. Di seguito le sue dichiarazioni: “Voglio ringraziare i nostri tifosi che sono rimasti calmi e fermi, senza reagire a questa aggressione. La polizia ha evitato guai peggiori, il pensiero e l’in bocca al lupo per una pronta guarigione va agli agenti contusi, coinvolti negli scontri. Da parte nostra c’è massima collaborazione con le forze dell’ordine – puntualizza Bianchi – Nei prossimi giorni verrà effettuato un sopralluogo nell’impianto con il questore Odorisio.
Bianchi: “La sicurezza è un nostro obiettivo primario”
L’amministratrice delegata si è soffermata sui protocolli di sicurezza dello stadio Euganeo e sui possibili provvedimenti in vista della gara di ritorno: “Mi aspetto dopo un episodio del genere qualche tipo di misura, spero non vada a pregiudicare la partecipazione a un importante evento sportivo per i nostri tifosi. Ci sarà una riunione dell’Osservatorio a breve, sarà un momento dirimente per capire se saranno applicate misure di sicurezza rafforzate in vista del match di ritorno. Le porte della curva sono vie di fuga, non possono essere chiuse – continua l’ad biancorosso – Potevano essere aperte solo dall’esterno, e così è stato fatto. Un tifoso prima scavalcato e poi minacciato lo steward di aprire la porta per far uscire gli altri. La sicurezza è un nostro obiettivo primario, mai avremmo voluto vedere una tale cornice che nulla c’entra con il calcio“.