Padova, Andreoletti: “Gli avversari? Ora ci affrontano con il coltello fra i denti”
All’Euganeo, termina sullo 0-0 la sfida tra Padova e FeralpiSalò. La squadra di Diana blocca (parzialmente) l’avanzata della capolista.
Con le squadre lombarde, il Padova non ha un buon feeling. Dopo il pareggio a Busto Arsizio con la Pro Patria dello scorso 28 settembre, nel decimo turno di campionato, la squadra di Andreoletti è costretta nuovamente a sterzare, questa volta con la FeralpiSalò: 0-0 e un punto.
Al termine della gara, l’allenatore della squadra capolista del Girone A ha dichiarato di essere soddisfatto, nonostante il pareggio: “La Feralpi resta una squadra forte, con giocatori di categoria superiore, quindi è stata una partita complicatissima. Ci sarebbe piaciuto vincerla, ma è un punto che ci teniamo stretto. Mi concentrerei più su quello che è mancato che su quello che abbiamo fatto: ci sono tanti spunti”.
Negli ultimi minuti di gara, Balestrero è stato espulso, così gli 11 di Diana sono stati costretti a giocare in inferiorità numerica. Andreoletti ha dichiarato: “Sul finale mi sarebbe piaciuto andare sul vantaggio. Quindi ho proposto dalla panchina giocatori che potessero dare qualcosa in più nella fase offensiva, è chiaro che non è bastato perché la Feralpi è una squadra molto organizzata”.
E a proposito di cosa fosse venuto a mancare: “Sicuramente il guizzo finale: le rifiniture. E nel primo tempo trovo che siamo stati un po’ troppo statici, ma se dovessimo parlare di intensità credo che i ragazzi abbiano fatto un’ottima gara“.
Il rendimento iniziale
Con otto vittorie e due pareggi, il Padova, a quota 26 punti, si conferma sovrana indiscussa del girone e lo è stata fin dal primo turno: “Dopo dieci partite non pensavo di ottenere questi risultati: né dal punto di vista della classifica, né dal punto di vista dell’organizzazione e della qualità dei ragazzi”.
Ha continuato: “Oggi si è chiuso un mini ciclo: un quarto del campionato se ne è andato e contro un avversario forte siamo riusciti a concluderlo da imbattuti. Stiamo facendo un bel percorso e la partita di oggi certifica anche l’autostima che hanno preso i ragazzi. Dopo oggi posso dire che stiamo diventando una squadra di livello, che affronta le partite con la giusta mentalità. Sono molto soddisfatto perché ho una squadra vera“.
La fase offensiva: cos’è cambiato
Dopo le ‘goleade’ iniziali – inflitte a Trento, Arzignano, Pro Vercelli e Verona – anche la fase offensiva sembra aver allenato la presa. Andreoletti, a riguardo, è intervenuto facendo riflettere sul cambio di mentalità: “L’atteggiamento degli avversari cambia molto: nelle prime partite le squadre giocano aperte. Oggi ci affrontano tutte con il coltello fra i denti sapendo che siamo forti e che abbiamo una forte stabilità difensiva. L’avversario, quindi, si pone in maniera diversa rispetto alle prime gare. Noi dobbiamo trovare maggiori soluzioni offensive per cercare di essere mobili e meno prevedibili“.
Con l’infortunio di Spagnoli, l’allenatore del club veneto ha dichiarato di avere un punto di riferimento in meno: “Per la costruzione della squadra, abbiamo a disposizione due prime punte. Chiaro che se una delle due viene a mancare, ti manca l’alternativa. Sia in questa circostanza che nella scorsa c’erano le condizioni per vederli assieme: sicuramente questa coppia avrebbe impensierito maggiormente le difese avversarie. Ho fatto una scelta diversa: mettere in campo più qualità possibile”.