Padova-Mantova, le parole dei due allenatori
Fuga o tutto riaperto. Il big match tra Padova e Mantova mette in palio la possibilità per i padroni di casa di Torrente di portarsi a -1 dalla capolista, evitando dunque che la squadra di Possanzini ipotechi la B già a gennaio.
Padova, Torrente: “Possanzini scaramantico? Frasi scontate”
Conferenza stampa di vigilia da parte dei due allenatori. Di seguito, le parole di Vincenzo Torrente: “Proveremo a vincere, è una bella sfida, contro un avversario che ha fatto 47 punti nel girone d’andata, vogliamo accorciare la classifica e mantenere l’imbattibilità. Vogliamo regalare una grande gioia ai nostri tifosi. Possanzini scaramantico? Lui è primo, è una squadra con dei grandi valori, quando hai in squadra Galuppini, Burrai e Mensah, hanno dimostrato di essere lì non per caso, sono in ritiro quindi ci tengono moltissimo anche loro, diciamo frasi scontate per far calare la tensione, è normale. Noi ci arriviamo bene, i ragazzi han fatto 8 giorni bene, lavorando a casa con programmi personalizzati. Abbiamo grandi motivazioni, vogliamo farla nostra. Il Mantova ha una sua identità ben precisa, giochiamo in casa, vogliamo vincere. Niente calcoli, ci alleniamo per vincere le partite, è la nostra mentalità, noi pensiamo a fare i tre punti, poi è il campo che dirà la verità“.
“Il campionato è ancora lungo, ne inizia uno adesso”
E sul girone di ritorno: “Mancheranno ancora 18 partite, è importante vincere e ci darebbe consapevolezza ed entusiasmo, a noi e all’ambiente. Le grandi squadre sono quelle che reagiscono alle difficoltà. Penso sempre che per diventare grandi bisogna passare a volte per qualcosa di negativo, e lì si vede il carattere e la personalità della squadra. Il campionato è ancora lungo, ne inizia un altro adesso. Diventa un campionato con meno estetica, ma più sostanza, i punti diventano più importanti. Momento giusto per riposare, dovevamo recuperare anche fisicamente, abbiamo speso tanto, facendo grandi cose. Dobbiamo migliorarci per il girone di ritorno, attraverso il lavoro quotidiano, ma la mentalità è questa. Sarei stato più preoccupato se avessimo giocato con un’altra squadra. E’ una partita che si prepara da sola, i ragazzi si son preparati anche a casa. Contro il Padova, con il Genoa nel 1995, facemmo 10 giorni di ritiro e arrivammo che non avevamo più niente. Non credo molto ai ritiri lunghi, poi ognuno fa come crede. Noi non ci snaturiamo, penso come loro. Faremo le nostre cose come fatto fino ad adesso, loro han fatto meglio di noi, ma cerchiamo di limitare i giocatori di valore in fase di non possesso“.
“Recuperato De Marchi. Cretella ne avrà per due settimane”
L’allenatore del Padova ha concluso parlando dell’avversario e del nuovo acquisto Tordini: “Con Bombagi hanno aggiunto qualità davanti. Loro palleggiano bene, non è una novità, diciamo che Possanzini ha preso molti concetti di De Zerbi, cercano di attrarti e poi ripartire veloci, Mensah non gioca più esterno, ma punta centrale che attacca la profondità, una ricerca degli spazi. Sappiamo quello che dobbiamo fare, anche in fase offensiva. Tordini? Prima settimana con noi, il ragazzo si è inserito bene, un giocatore con caratteristiche diverse dagli altri attaccanti. Può giocare come trequartista, seconda punta, esterno. O inizialmente o a gara in corso posso variare l’attacco. Indisponibili? Tutti ok, tranne Cretella che ne avrà ancora per due settimane. Abbiamo recuperato anche De Marchi“.
Mantova, Possanzini: “Padova? Gara come le altre”
A prendere la parola, anche l’allenatore del Mantova Possanzini: “A Legnago eravamo un po’ stanchi e i giorni di vacanza ci sono serviti per recuperare, quelli di ritiro per riunirci e lavorare in tranquillità. Vogliamo affrontare la gara col Padova come le abbiamo affrontate tutte, senza dargli più peso di quello che ha, davanti a una cornice di pubblico importante, spettacolare. Dobbiamo viverla bene, cercando di goderci ogni momento della partita, facendo le cose che abbiamo sempre fatto. I giocatori sto cercando di lasciarli tranquilli, perché so che queste partite non c’è bisogno di caricarle. Vorrei solo che la squadra si esprimesse come sempre”.
Possanzini: “Sono loro i favoriti”
E sull’avversario nessun dubbio: “Sappiamo il valore che ha, sappiamo come è stato costruito, per vincere il campionato. Rosa forte, allenatore bravo, non hanno mai perso: in teoria sono loro i favoriti, non noi. La prima dopo una sosta è sempre un’incognita. Io non credo che a livello mentale possa pesare più di tanto, poi ci sono altre 18 partite prima della fine del campionato. È chiaro che una vittoria o una sconfitta possono lasciare degli strascichi sotto il profilo mentale, ma io sono assolutamente tranquillo. Sono contento di giocarla, spero che sia una bella serata e spero che i ragazzi facciano tutto per non lasciare niente al caso. Sono contento per quello che sto vivendo e soddisfatto perché vedo come lavorano i miei ragazzi ogni settimana, il clima che c’è. Siamo partiti per costruire qualcosa di bello e di riconoscibile: pensiamo a divertirci e a dare tutto, il resto lascia il tempo che trova. Non partivamo come favoriti, le pressioni sono tutte degli altri, noi non ne abbiamo. L’unica pressione che faccio ai miei ragazzi è quella di comportarsi sempre come fanno durante gli allenamenti”.