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Padova, Oughourlian: “Spero sia l’anno giusto. Protesta dei tifosi? La trovo assurda”

L’intervento di Oughourlian, azionista di maggioranza del Padova, prima della gara casalinga con la Giana Erminio.

In occasione della partita fra il Padova e la Giana Erminio – valevole per la 28ª giornata di campionato – sarà presente sugli spalti dell’Euganeo Joseph Oughourlian, azionista di maggioranza del club veneto.

Imprenditore e dirigente sportivo francese di origini armene e libanesi, Ougharlian è attivo nel campo degli investimenti. Il legame con il Padova si è saldato anni fa, a partire dal 2017 quando ha rilevato il 20% della società. La percentuale è raddoppiata nel 2018, passando poi al 51% e all’85,5% l’anno successivo. Nel dicembre del 2020, ha rivestito un ruolo ancor più centrale acquisendo ben il 96% delle quote.

Prima del fischio d’inizio, Oughourlian ha dichiarato: “Ricordo che l’ultima volta era febbraio dell’anno scorso. Già vedevo che si lavorava bene ora credo che abbiamo stabilizzato la situazione. Abbiamo una squadra che fa bene con un budget ragionevole. Mancano ancora 11 partite. Vorrei ringraziare i miei soci iniziando con il presidente. Sono sempre stati presenti anche in momenti difficili. Questo è un periodo importante per me perché avere una base di azionisti a Padova ci aiuta”.

“Ci siamo, quest’anno spero sia l’anno giusto. Abbiamo imparato la lezione degli anni precedenti. Abbiamo provato a fare una specie di blitz e non ci siamo riusciti per poco. Ora il progetto è più stabile. Abbiamo la fortuna di avere un grande da che ha fatto scelte molto buone e un grande allenatore. E la squadra ha carattere. Non conosco personalmente Andreoletti ma sta facendo un grande lavoro, c’è poco da dire. Spero che questa sia la volta buona”.

“Lo sciopero dei tifosi? Che senso ha?”

Ha proseguito: “Sono sempre stato molto motivato. Quest’anno siamo leader e mi auguro sia così fino alla fine. La tifoseria è in sciopero. I problemi di curva ci sono da anni: la demotivazione la vedo in città.
Per fortuna ci sono persone che ci credono ancora”.

“Io non so cosa dire. Questa cosa della curva ci ha fatto un danno enorme. La tifoseria l’ha presa come scusa per non venire allo stadio. Quindi penalizzati due volte: dall’amministrazione e dai tifosi. Una cosa mai vista. Uno sciopero di un anno? Ma che senso ha? Che poi vanno in trasferta. Arricchiscono gli altri club e noi perdiamo 200 mila euro con questa bufala e danno i soldi agli altri club. Questa situazione mi lascia stupito”.

Villa Liguoti Faedo con la maglia del Padova
Villa Liguoti Faedo con la maglia del Padova, crediti Martina Cutrona, www.lacasadic.com

“La storia della curva? Un danno reputazionale”

Ha poi concluso: “Negli ultimi due anni abbiamo costruito un budget più ragionevole. Non vedo criticità a questo punto: il progetto è più che mai sostenibile. Mi aspetto più aiuto dal Comune e dalla tifoseria, siamo aperti noi per parlare con i soci naturali. Noi facciamo uno sforzo finanziario importante. Abbiamo messo in piedi una squadra competitiva. Io il mio l’ho fatto. Se il tifoso non vuole più fare il tifoso.. c’è sempre una scusa per non andare allo stadio. Se non vuoi tifare stai a casa”.

“Trovo assurda questa protesta. Ribadisco: la porta è aperta. Hanno sbagliato loro. La storia della curva è un danno reputazionale. La curva è una cosa ridicola: la tifoseria non entra e preferiscono stare fuori. Questa sera vedrò il sindaco ma ho paura che la risposta sia la stessa, ovvero che sia difficile. Vogliamo uscire dalla Serie C, a quel punto si apriranno strade interessanti”.