Padova-Palermo vale la Serie B. Per conquistarla servirà tutto: gambe, testa e cuore. E a proposito di cuore. In quello dei tifosi ci sono entrati, di certo, i capitani Ronaldo e Francesco De Rose. Stesso carisma, stesso ruolo, caratteristiche diverse. Padroni del centrocampo, pronti per l’ultimo atto di una stagione infinita, vissuta da stacanovisti. Scatta il conto alla rovescia anche per la loro sfida nella sfida.
La finale playoff avrà inizio all’Euganeo. L’andata il 5 maggio 2022, il fischio d’inizio alle 21. Strano scherzo del destino, per la seconda stagione consecutiva i biancoscudati giocheranno il ritorno fuori casa. Dal Moccagatta al Barbera. Impossibile non pensare a chissà cosa starà passando nella testa di Ronaldo, in primis. Lui che calciò e segnò il primo rigore della serie che alla fine premiò l’Alessandria di Moreno Longo. Il brasiliano, che aveva trascinato il suo Padova fino alla finale, pianse come tutti i suoi compagni di squadra e i supporter della squadra veneta. Quelle lacrime le ha, però, presto asciugate ripartendo con ancora più voglia di vincere di prima. In fondo, i veri leader fanno questo: danno l’esempio. Quaranta presenze tra campionato, Coppa Serie C (alzata al cielo), playoff e Coppa Italia. Sette gol e 12 assist. Con la Serie C non c’entra davvero nulla, Ronaldo. Massimo Oddo lo ha gestito contro il Catanzaro per via degli acciacchi che gli hanno impedito di giocare i quarti di finale contro la Juventus Under 23. Ora è tempo di essere al top per il momento clou; di chiudere il cerchio lasciato aperto un anno fa. A 32 anni e a 3 dal suo arrivo a Padova, c’è, probabilmente, l’ultimo treno su cui salire per tornare in Serie B.
Voglia di tornare in Cadetteria? Non parlatene a De Rose, che di anni ne ha 34 e che nel gennaio del 2021 salutò la Reggina per vestire il rosanero e tentare la scalata. Partite giocate nell’annata in corso 42: 34 in campionato (proprio come Ronaldo), 5 nei playoff e 3 in Coppa di categoria. Mastino della mediana, De Rose ha tirato fuori dal cilindro pure 5 assist. Score di 3.373 minuti, a dispetto dei 3.097 collezionati dal collega, prossimo avversario. Padova-Palermo, insomma, non sarà solo un doppio confronto tra attacchi atomici. A ispirare le punte, a coprirgli le spalle ci sono Ronaldo e De Rose. Qualità e quantità. Poche parole, tanta classe e sostanza. Non meno fiato nei polmoni, da non risparmiare, per provare a regalare una gioia immensa alle rispettive tifoserie. Solo dopo sarà il momento dei sedersi al tavolo dei negoziati per il rinnovo dei contratti in scadenza.
“Starò qui finche non avremo vinto” aveva spiegato lo scorso 17 febbraio Ronaldo dopo la vittoria sul Lecco. A Palermo la vetrina delle dichiarazioni se la prende, volente o nolente, Silvio Baldini, ma De Rose fa parlare il campo. Il futuro che conta è solo quello prossimo. Fari puntati lì nel mezzo dove due vecchie volpi giocheranno d’astuzia, su ogni pallone, per far saltare i tappi dello champagne e regalarsi una seconda giovinezza.
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