Dalla scuola Fiorentina alla rovesciata da ex: il Padova punta su Santini per tornare in B
Padova-Palermo, la finale playoff con una marea di sfide nella sfida. Duelli ovunque. In attacco è particolarmente atteso quello tra Matteo Brunori e Fabio Ceravolo, ma occhio alle scelte di formazione. Sponda veneta, potrebbe avere la meglio Claudio Santini. Tra i due litiganti il terzo gode, recita il proverbio che potrebbe calzare a pennello della versatile punta di Bagno a Ripoli. Santini ha scalato le gerarchie di Massimo Oddo creando i presupposti per ritagliarsi il ruolo del protagonista che non ti aspetti. O quasi.
Quel gol in rovesciata alla Fiorentina
E sì perché Santini non è di certo l’ultimo arrivato. Ha fatto gol in tutte le categorie, fatta eccezione per la Serie A. Pure in quella Serie B che vuole conquistare coi biancoscudati è già andato a bersaglio, seppur una sola volta. Nel giorno del suo debutto. Cittadella-Ascoli 3-2, sua la rete del momentaneo 0-1 dei marchigiani. Tra dilettanti e professionisti Santini ha messo insieme 338 partite, 74 gol e 10 assist. Il feeling con la porta avversaria, quell’attitudine a buttarla dentro, l’aveva dimostrata sin da ragazzino giocando nella Primavera della Fiorentina al fianco di gente del calibro di Khouma El Babacar, Adem Ljajic e Haris Seferovic. E per uno strano scherzo del destino alla Viola è legato anche uno dei suoi ricordi più belli: un gran gol in rovesciata su assist di Sinisa Andjelkovic. Mercoledì 28 ottobre 2020, terzo turno di Coppa Italia, Fiorentina-Padova 2-1. Fuori a testa alta. Non male per chi non ha mai nascosto di avere come idolo un certo Gabriel Omar Batistuta. Ma questa è un’altra storia. Il passato è passato e alle porte ci sono 2 partite in cui Santini può contribuire a imprimere il suo nome, in calce, negli annali del Padova. Una finale playoff come la (doppia) partita della vita. Dopo non avere potuto disputare gli spareggi promozione della scorsa stagione. E sì perché per Claudio Santini, che sarà con ogni probabilità titolare in Padova-Palermo, c’è la possibilità di rimarginare definitivamente una ferita mai chiusa totalmente.
Dai playoff saltati per squalifica alla maglia da titolare in finale
I playoff della stagione 2020/2021 Claudio Santini non li giocò poiché squalificato per 10 giornate: insulti razzisti all’indirizzo di Shaka Mawuli della Sambenedettese. La stangata a maggio per una partita giocata a gennaio. Santini reagì pubblicando una lettera per prendere le distanze da un verdetto ritenuto lesivo della sua immagine. Inaccettabile per chiunque, figurarsi per lui che, durante il primo lockdown, era stato anche testimonial di una campagna contro il razzismo promossa dalla Lega Pro: “Volevo rilasciare un’intervista, ma avevo paura di non essere lucido, di sbagliare le parole e di non essere troppo educato. Sono stati momenti difficili, sono felice che sia finito tutto e che possa giocare, perché è la cosa che mi fa stare meglio” aveva spiegato Santini ai colleghi de ‘Il Gazzettino.it’ ribadendo la sua versione di un episodio messo alle spalle con comprensibile fatica. Il 19 settembre 2021 altra data da cerchiare in rosso sul calendario: quella del ritorno in campo in occasione di Padova-Triestina. La fine di un incubo, umano e sportivo. Con il Padova sempre al suo fianco. Con il club che non lo ha mai abbandonato. E Santini ora vuole ripagarlo. Un solo gol in campionato contro il Seregno, ma adesso c’è qualcosa che conta di più dello score; più del numero delle reti. Il valore dei gol. Il loro peso specifico. Santini (in diffida) lo sa bene. Di certo, però, non si risparmierà in un Padova-Palermo che vale la stagione. Non c’è più tempo per le seconde opportunità: è il momento di cogliere l’attimo.