Padova, Peghin non ha dubbi: ”Per vincere i playoff ci manca solo una cosa”
Il Catania vince la Coppa Italia serie C. Il vantaggio per 2-1 nella gara di andata della finale di Coppa Italia Serie C non è bastato agli uomini di Torrente, usciti sconfitti dal Massimino nel doppio confronto con i rossazzurri. Nella giornata odierna lo stesso allenatore del Padova è tornato a parlare della sfida, accanto al presidente dei biancorossi Francesco Peghin. Di seguito le loro dichiarazioni a poche ore dal triplice fischio.
Padova, Peghin: “Dobbiamo restare compatti”
Francesco Peghin prende parola in conferenza. Di fronte alle tante polemiche, il presidente si è soffermato sul mancato invito dei bambini padovani da parte del Catania: “C’era più gente di quella prevista? Ci siamo rimasti molto male, l’ho detto a Marani. Secondo noi il Catania avrebbe dovuto invitare, almeno come gesto, un centinaio di bambini padovani. Marani mi ha dato delle spiegazioni, ma noi rimaniamo della nostra opinione. Non ci passerà con le giustificazioni date, anche dopo la multa subita nel girone d’andata. L’arbitraggio del ritorno di Nicolini? Sulle designazioni è un tema sempre difficile. Cerco di restare sullo sport. Ci sono stati episodi dubbi vero, ma ognuno è artefice del proprio destino. La delusione resta per essere andati due volte in vantaggio e non aver chiuso la sfida. Potevamo essere superiori, ma non siamo stati più forti di certe situazioni. Spero sia una lezione per il futuro della squadra, soprattutto in ottica playoff”.
Sul momento che sta attraversando la squadra Peghin evidenzia la necessità di una crescita soprattutto in chiave play-off: “I tifosi hanno un’emotività maggiore rispetto a chi gestisce ed hanno sempre ragione. Ora bisogna compattarsi intorno alla squadra. Abbiamo la possibilità di vincere i playoff, ma dobbiamo migliorare a livello psicologico. Io stesso lo sono perché ci tenevo alla Coppa, ora serve fronte unito e creare un ambiente positivo per inseguire il nostro sogno. L’aspetto tecnico in questa squadra mi sembra secondario. Dopo il primo gol avevamo due reti di vantaggio ed ho visto una squadra che si è ripiegata su stessa, con poca autostima. E la stessa cosa è successa dopo il pari di Perrotta. Psicologicamente vedo una squadra che deve crescere. Spesso dopo la prima rete vedo una squadra timorosa, che tende a subire. C’è da riflettere e migliorare in questo senso. Invito la città e la stampa alla positività, perché la negatività non porta cose buone“.
Torrente: “Servirà un ambiente positivo se vogliamo realizzare i nostri sogni”
L’allenatore del Padova Vincenzo Torrente analizza così le difficoltà incontrate: Dobbiamo lavorare sulla testa ed è uno step che dobbiamo migliorare. Sono d’accordo con il presidente. Purtroppo succede ancora e non ho visto miglioramenti. Lo ripeto tutti i giorni: dopo l’1-0 bisogna continuare a giocare come sappiamo. Poi si può soffrire, ma serve continuare a proporre gioco. Credo sia una questione generale, non afferente ad un reparto. Al momento siamo ancora secondi ed abbiamo possibilità di disputare i playoff. Serve ottimismo, altrimenti non si vince. La Coppa è stata una delusione, ma bisogna guardare in avanti”. Non ultimo un pensiero ai tifosi: “Capisco i tifosi e le delusioni del passato, ma in questo momento, l’ho detto già tante volte, i ragazzi si nutrono dell’affetto dei tifosi. È determinante per vincere. Questo è fondamentale se si vogliono ottenere gli obiettivi sognati. I ragazzi sono molto sensibili agli umori dell’ambiente. Cosa si può fare per spezzare questo circolo? Conosco solo il lavoro e le vittorie, con quest’ultime che avvengono attraverso la quotidianità. Ieri abbiamo subito gol evitabili, frutto di errori di concentrazione. L’entusiasmo arriverà con i risultati positivi.